Cronache

«Ecco il mio piano per ripopolare la Liguria e portare ricchezza»

«Ecco il mio piano per ripopolare la Liguria e portare ricchezza»

(...) Insomma, lei pensa che esageriamo descrivendo Burlando come un avversario davvero pericoloso?
«Assolutamente no. So che è dura, ma sono anche ottimista sul fatto che posso vincere io».
Anche senza Udc?
«Non vedo perchè l’Udc debba schierarsi con Burlando. Abbiamo programmi uguali sui buoni-scuola, sulle politiche per la famiglia, sugli oratori...E poi ho ottimi rapporti personali con i vertici nazionali e locali di quel partito».
Ma Burlando è come Zelig. Dice ai nuclearisti di essere aperto al nucleare e con gli ambientalisti mette il braccialetto «no nuke».
«L’ho letto sul Giornale. Ma io credo che, in politica, la serietà paghi. E, per quanto mi riguarda, se l’Italia decide di adottare una politica nuclearista, dico già fin d’ora che, se sarò presidente della Liguria, la Liguria è a disposizione del nucleare».
Lei, da governatore, ha fatto anche qualche errore. Ma credo che tutti le riconoscano alcune intuizioni che, se portate avanti, avrebbero potuto regalare un futuro alla Liguria. Stavolta, si è tenuto qualche asso nella manica per le elezioni?
«Vorrei prendere esempio dal Monferrato, per rendere la Liguria attraente come quella zona...».
Detto così, con tutto il rispetto per il Monferrato, non è il massimo dell’appeal!
«...Mi spiego. In quell’area, un’ottima politica di promozione del territorio ha portato a un grande rilancio. Pensate cosa potrebbe fare la Liguria con le sue bellezze naturali, il suo clima e la sua qualità della vita».
Tradotto in pratica, cosa significa?
«Una grande campagna di ripopolamento della regione. Che, in primo luogo, significa aumentare la natalità con una serie di politiche della famiglia».
Ma la natalità non è esattamente il nostro punto forte.
«Proprio per questo, penso che occorra lavorare su due fronti. Da un lato i nuovi nati, dall’altro penso a tanti neopensionati, di Milano, del Nord Italia in generale, ma anche svizzeri, che - attratti dalla Liguria - possano decidere di venire a vivere qui. Se riusciamo a fare una politica della casa attrattiva, che permetta di acquistare per cifre assolutamente ragionevoli ville e case nel centro storico di Genova, in aree come Sampierdarena o Cornigliano, ma anche nei paesini della cintura, per esempio in Valpolcevera a Ceranesi o in zone simili, è fatta».
Oggi, però, Sampierdarena o il centro storico, non sono proprio un esempio di qualità della vita.
«Proprio questa sarà la nostra sfida. Restituire l’eccellenza anche a queste zone».
Cosa intende per «cifre assolutamente ragionevoli»?
«Si possono comprare case anche per 150-200mila euro».
E dopo aver comprato casa, un pensionato milanese cosa avrebbe da un’ipotetica giunta Biasotti bis alla guida della Liguria?
«Prima di tutto, una sanità eccellente. Burlando aveva promesso ottomila posti letto per gli anziani. Sono rimasti seimila. Credo sia la cifra che testimonia più di ogni altra il suo fallimento».
Sicuro che una giunta si misuri con i letti negli ospizi?
«Oggi, l’unica alternativa è affidarsi a costose strutture private, altrimenti gli anziani restano senza assistenza. Mi pare una carenza drammatica. Non è che la giunta Burlando non avesse soldi.

Semplicemente, li ha sprecati, spendendoli male».

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