Ecco perché per me la Roma ha fallito

Magari finirà che la Roma non riuscirà ad essere prima neppure nella classifica dei gol segnati. Non ce l’ha fatta l’anno scorso (seconda dietro l’Inter). Quest’anno c’è la Juve, ieri passata avanti. Poco conta, direte. Vero, ma poi bisognerà spiegare, anzi meglio lo faccia Spalletti che, a parole, è un numero uno, in cosa è cambiata la stagione sua rispetto a quella dell’anno passato. Dato per scontato che la Roma arrivi seconda e magari vinca la coppa Italia, dove sta la diversità da un anno all’altro? Spalletti ha vinto la panchina del miglior allenatore per il campionato scorso. Ma finora non ha spiegato dove sia il pregio di questo successo. Non tanto nel suo saper vincere, perché anche stavolta non cambia copione. Solo nella incapacità a non compiere il salto di qualità. Dove sono le colpe? Una volta si diceva: l’ambiente romano fa danni. Ma poi s’è visto che gli scudetti sono arrivati: con altri allenatori e una squadra che aveva poco di più rispetto a questa. O perlomeno aveva goleador affidabili. Qui perso Totti, la Roma diventa ondivaga. Qualcosa si sgonfia quando è l’ora dei conti. Ieri caterve di gol, l’altro ieri ha incespicato perfino nel Livorno, che ne ha appena presi quattro dal Milan. Vedi bene: Milan dotato di centravanti doc, alla faccia di tutte le starlette. Allora? Come ce la raccontiamo? La Roma che gioca bene, che fa splendere il calcio, che incanta tutti, dove finisce? Dove serve avere attaccanti veri, che la mettano dentro in ogni occasione. Sennò resta lo spreco (energie, fantasie, voglie) e vien raccolto il gramo della disillusione. E qui non c’entra il «rubacchiare». Anche Mancini un giorno disse: ci mancano quelli che sappiano fare gol facili. Poi li ha trovati e l’Inter sta vincendo il secondo scudetto.

Le quattro reti di ieri forse basteranno a tenere a bada la Juve. Un po’ poco in un campionato che, una volta di più, ha dimostrato d’essere giocato solo da quattro squadre per il vertice. Troppo esclusivo o troppo mediocre? A ognuno la sua risposta. Noi puntiamo sulla seconda idea.

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