Ecco «Roma in nera», in mostra i grandi delitti

I delitti Montesi, Pasolini, Cesaroni, Moro e Filo della Torre nelle foto esposte

Francesca Scapinelli

Raccontare mezzo secolo di storia della città e del Paese attraverso la cronaca nera, gli omicidi e i gialli, a volte irrisolti, che hanno riempito le pagine dei giornali e molto impressionato l’opinione pubblica. È quanto si propone la mostra audiovisiva «Roma in nera. I grandi delitti tra cronaca, storia e costume», fino al 2 aprile al museo di Roma in Trastevere.
Casi tristemente famosi come quelli che hanno riguardato Wilma Montesi, Pier Paolo Pasolini, Simonetta Cesaroni, oppure il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, il massacro del Circeo, le efferatezze di cui si rese protagonista la banda della Magliana: sono alcuni degli episodi al centro dell’esposizione. Un percorso chiaro e sintetico, che riesce a stare lontano dal rischio della dispersività ma è allo stesso tempo una ricognizione più che esauriente, dal momento che si snoda attraverso un ricco apparato di fotografie, giornali dell’epoca, filmati messi a disposizione da Rai Teche e Istituto Luce. Una sequenza di pannelli ripartiti in capitoli affronta le più importanti notizie di nera che si sono verificate nella Capitale e nei dintorni dal 1945, anno in cui Arnaldo Graziosi si rese protagonista del primo delitto passionale del dopoguerra, all’estate del 1991, quando Alberica Filo della Torre viene trovata morta in una villa dell’Olgiata. Ogni sezione viene inquadrata nel contesto storico e socioeconomico del periodo grazie a una scheda cronologica.
«Con la cronaca nera si può raccontare la storia di una città e una società, le sue evoluzioni e involuzioni - spiega Gianni Borgna, assessore alle Politiche culturali e ideatore della mostra -. Ad esempio, l’assassinio dei fratelli Menegazzo, nel ’67, fece scalpore perché per la prima volta un delitto era a scopo di rapina. Si disse, ricordo, che Roma era come l’America. Oggi, purtroppo, una rapina a mano armata con vittime è diventata qualcosa di ricorrente, che non meraviglia più».
Da segnalare poi gli altri eventi legati all’allestimento: nella sala multimediale del museo, dal giovedì alla domenica un fitto calendario di proiezioni, con documentari e trasmissioni televisive a ciclo continuo. Al teatro Piccolo Eliseo, invece, tre incontri a ingresso libero saranno riservati all’approfondimento di altrettanti fatti di cronaca nera: martedì 14 febbraio Corrado Augias parlerà del primo vero giallo della Repubblica italiana («Wilma Montesi: quando l’Italia perse l’innocenza»); il 21 febbraio, Antonio Padellaro affronterà il caso Fenaroli: «Il processo che divise l’Italia in due»; il 28 febbraio, Carlo Lucarelli tratterà di «Via Poma: il delitto della camera chiusa» (tutti e tre gli incontri inizieranno alle 17.30).

Infine, nella sala di Filmstudio 1 e 2 (via degli Orti d’Alibert 1/c), dal 25 febbraio la rassegna cinematografica «Il lato oscuro dello schermo», dai capolavori di Visconti e Germi fino alla pellicola di Placido, Romanzo criminale.
Museo di Roma in Trastevere, piazza Sant’Egidio 1/b, fino al 2 aprile. Orari: dal martedì alla domenica 10-20. Ingresso mostra e museo 4,50 euro, ridotto 3 euro. Per informazioni: 06.82059127.

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