Ecco le super Lexus LF-A più IS-F uguale 900 cavalli

da Milano

Tutti i costruttori sono impegnati nelle presentazioni dei propri modelli al Salone internazionale dell’auto di Ginevra che rimarrà aperto dall’8 al 18 marzo (www.salone-auto.ch). È una delle rassegne più importanti del mondo e venendo subito dopo Detroit è la prima occasione per mostrare agli automobilisti europei le novità già ammirate negli Stati Uniti. Tra le supercar vi saranno, a Ginevra, due modelli Lexus: la IS-F high-performance luxury sedan e la LF-A, un prototipo visto solo a Detroit.
La IS-F, con il suo motore a 8 cilindri di 5 litri che eroga ben 400 cavalli è già in produzione, mentre la LF-A (motore V 10 con 500 cavalli) potrebbe rimanere a lungo nel limbo dei prototipi. Questi due modelli sono particolarmente interessanti perché indicano lo stato dell’arte e le tendenze di Lexus che, come è noto, è il marchio di Toyota per l’alto di gamma, un marchio che in pochi anni si è imposto per i suoi livelli qualitativi. Negli Stati Uniti molti automobilisti attribuiscono alle auto Lexus i più alti standard qualitativi. In entrambi i modelli la lettera F indica «Flagship», una sorta di bandiera che rappresenta il vertice della produzione del secondo costruttore mondiale che quest’anno, con 9,2 milioni di veicoli prodotti, dovrebbe acquisire il primo posto superando la stessa General Motors.
La F ricorda anche i «circle F», quei circoli di qualità che venti anni or sono innovarono nel mondo il lavoro delle linee di montaggio. IS-f e LF-A, hanno lo stesso Dna, ma sono due veicoli molto diversi in quanto a design, filosofia ed ereditarietà. «La lettera F – ha affermato Bob Carter, vicepresidente Lexus division Group e amministratore delegato - firma le auto Lexus ad alte prestazioni, frutto del lavoro di un team di ingegneri che sanno trasformare un sogno in realtà». La maggior parte delle innovazioni di questi due gioielli sono stati realizzati in Giappone al Fuji Speedway e all’Higashi-Fuji Technical Center. La IS-F è un’evoluzione della trazione integrale del modello Lexus IS, equipaggiata con particolari sospensioni che le consentono una straordinaria capacità di torsione e la gestione di una potenza elevata. L’accelerazione è tale che per passare da zero a cento chilometri occorrono solo 4,9 secondi. Entrambi questi modelli ad alte prestazioni di Lexus adottano freni speciali dell’italiana Brembo, realizzati su specifiche dei progettisti giapponesi. Sono auto fantascientifiche, dunque, punte di diamante di una produzione che genera profitti. Toyota, con 260mila dipendenti ha realizzato nell’ultimo trimestre del 2006 utili per 2,75 miliardi di euro. Nell’intero anno fiscale che si concluderà il prossimo 31 marzo sono previsti profitti per oltre 10 miliardi di euro (più 13%), a fronte di un volume di affari che secondo le stime supererà i 150 miliardi di euro.


Grazie alla prevista forte accelerazione nei principali mercati emergenti, come Cina e India, il gruppo Toyota prevede di aumentare la sua quota mondiale fino al 15% entro il 2010. Nei prossimi anni, infatti, la casa giapponese inaugurerà nuovi impianti che le consentiranno di accrescere i ritmi produttivi stagionali di circa 450mila veicoli.

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