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Ecco tutti i segreti per ristrutturare con gli sconti fiscali

Ristrutturare una casa, che sia l’appartamento in città, il vecchio casolare in campagna, o ancora l’antica cascina dei nonni, è senza dubbio un grande impegno ma porta con sé vantaggi significativi. Prima di tutto, mantenere l’immobile accogliente e in efficienza, vuol dire garantirne il valore nel tempo. Una buona ristrutturazione, inoltre, permette di recuperare spazio e di risparmiare sui consumi. In Alto Adige, dove la certificazione «Casaclima» è divenuta obbligatoria per case nuove e ristrutturate, si può risparmiare il 75% di consumi energetici. A lavori ultimati, godremo così di un’abitazione più vivibile e meno dispendiosa. Certo, a volte dover ristrutturare una vecchia casa spaventa: non solo per i tempi, ma anche per i costi. Ecco perché il Giornale ha messo a punto, con l’aiuto di Confedilizia, un piccolo vademecum.
Il progetto
Anzitutto, è indispensabile il consiglio di un esperto - geometra o architetto - che saprà indicare quali sono le soluzioni migliori per rivalutare al meglio la vecchia casa, nonché la sequenza e la priorità dei lavori, dai più urgenti fino alle ultime rifiniture. Una volta decisi il progetto e la cifra da impiegare, è il momento di scegliere la ditta a cui affidare i lavori: chiedete sempre preventivi dettagliati, sia per l’acquisto dei materiali sia per la mano d’opera.
Le agevolazioni
La Finanziaria 2008 ha prorogato a tutto il 2010 i vantaggi fiscali per chi si accinge a ristrutturare la propria casa o pensa di acquistarla direttamente dall’impresa (o cooperativa edilizia) che ha ristrutturato l’intero fabbricato. In particolare, il pacchetto si compone di tre misure: vediamole nel dettaglio.
A La detrazione Irpef pari al 36% delle spese sostenute fino al limite di 48mila euro da suddividere in dieci anni.
B L’aliquota Iva agevolata del 10% sui lavori effettuati.
C La detrazione Irpef del 36% sul costo forfetario di ristrutturazione, pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione, per gli acquirenti e gli assegnatari di immobili ristrutturati. Resta poi la detrazione Irpef del 19% degli interessi passivi sui mutui per la ristrutturazione della prima casa; importo massimo 2.582,28 euro.
La documentazione
Per ottenere la detrazione del 36%, è necessario inviare preventivamente la comunicazione di inizio lavori: il modello è reperibile presso gli uffici dell’Agenzia dell’Entrate o sul sito www.agenziaentrate.gov.it, dove è disponibile anche la guida che spiega come usufruire dei vantaggi fiscali, gli interventi ammessi e quali documenti è necessario allegare, compresa - se necessaria - la comunicazione alla Asl.
È fondamentale, inoltre, effettuare tutti i pagamenti all’impresa che svolge i lavori tramite bonifico bancario - dal quale risultino la causale del versamento, il codice fiscale di chi paga e il numero di partita Iva o il codice fiscale del beneficiario - e conservarne la ricevuta insieme con le fatture o con le ricevute fiscali emesse dall’impresa.
Il risparmio energetico
La Finanziaria 2008 ha prorogato la detrazione Irpef del 55% per gli interventi finalizzati al risparmio energetico. Attenzione: non potete cumularla sullo stesso intervento con la detrazione del 36 per cento.

Infine, il decreto «anti-crisi» introduce una detrazione del 20% delle spese sostenute fino a un massimo di 10mila euro per l’acquisto di mobili, televisori, computer ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, nell’ambito della ristrutturazione dell’abitazione.

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