«Ecco come vedrei Genova, città turistica»

Sessant’anni, ex direttore di catene alberghiere, appassionato di logistica alberghiera e - dice lui - autore del blog sul turismo più letto di tutti. Dice Luciano Ardoino che è stato il candidato sindaco in persona a fermarlo per strada un giorno e a chiedergli se voleva correre per lui. «È stato l’unico che me l’ha chiesto e che mi ha mostrato di premiare un po’ il merito».
Quindi al di là del partito di appartenenza, lei è uno che sceglie la persona?
«Di turismo non importa nulla né a Scajola, né alla Brambilla. Per un anno sono stato responsabile per Forza Italia del turismo, ma non sono riuscito a dire una parola. Preferisco puntare sulla persona. Voglio che Genova diventi una città turistica, e l’unico che pensa così è Musso. Il programma di Vinai era uguale a quello che avevo fatto io nel ’79, non gliene frega niente. Per carità, non ce l’ho con nessuno».
Musso però ha si è fatto eleggere con il Pdl e poi ha voltato le spalle a Berlusconi...
«Ma dov’è il tradimento? Io prima di trovar la moglie giusta ci ho messo 45 anni, se posso cambiar moglie, perché non posso cambiare partito?».
Cosa sta facendo per la sua campagna?
«Quando parlo, parlo per Musso. Dei miei voti non me ne frega praticamente nulla. Aziendalmente si lavora per l’azienda. Per me deve vincere lui, io non ho mire di nessun genere».
Quindi al ballottaggio chi vi va?
«Vinai perde secco al primo turno contro Musso. Paga il fatto di essere stato nominato da Scajola, era molto meglio Vinacci».
Si spieghi meglio.
«In zona Manin, dove abito io, il fatto di essere l’uomo di Scajola gli fa perdere voti. La gente si ricorda molto bene i guai con la casa del Colosseo. Poi c’è la storia del porto di Imperia».
Qual è la differenza tra Musso e Vinai?
«Il programma di Musso sono 5 anni che lo stiamo studiando. È più preparato, lavora, sempre. Innamorato del suo successo, sì e anche molto orgoglioso di se stesso. Ma sicuramente è la persona migliore che abbiamo a Genova».
Se lei dovesse entrare in consiglio comunale, cosa farebbe per prima cosa?
«Se dovessi sedermi a Tursi, quello dell’opposizione del turismo è rovinato. Devono per forza metterci una persona che sappia lavorare, sono pronto a distruggerli.

Genova è una città di cultura e turismo, dobbiamo dare lavoro. Ho calcolato già tutto al millimetro. Berlangieri è il migliore che abbiamo avuto. Se c’è un buon rappresentante nella Regione e uno nel Comune, in Liguria saranno fuoco e fiamme per il turismo».

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