«Ecco come voglio cambiare Cogoleto»

«Ecco come voglio cambiare Cogoleto»

Trentun anni, avvocato, sportivo amatoriale (soprattutto basket), con un’esperienza politica maturata prima in famiglia - il padre è stato sindaco di Cogoleto negli anni Novanta - e poi come iscritto al Pdl ed esponente attivo del centrodestra locale, un ambito in cui ha letteralmente bruciato le tappe. Tanto che il Popolo della libertà, la Lega e il movimento «Cogoleto 2011» l’hanno scelto come candidato sindaco alle prossime amministrative.
L’entusiasmo non le manca, avvocato Paolo Bruzzone. Ma neppure le manca il sostegno convinto dei partiti.
«Mi fa piacere che ci siano stati tanti consensi sul mio nome. E spero se ne aggiungano altri, a mano a mano che spiegherò in dettaglio il mio programma per la città».
Cominciamo dalla sintesi.
«Ecco: innanzi tutto, il Piano urbanistico. È l’esigenza più urgente e importante che abbiamo di fronte e su cui abbiamo concentrato l’impegno».
Significa...
«... significa intanto la riqualificazione di tre aree, le due ex industriali che ospitavano Tubi Ghisa e Stoppani, e lo spazio già occupato dall’Ospedale psichiatrico».
Aree molto appetibili, dal punto di vista edilizio.
«Proprio per questo, in particolare per le aree ex Tubi Ghisa e Ospedale (per Stoppani ci vorrà più tempo) abbiamo le idee chiare: nella prima, pochi insediamenti abitativi a prezzi calmierati per favorire le giovani coppie, ampliamento delle strutture per anziani, zone verdi; nella seconda, la Cittadella dello sport, dove trasferire gli attuali impianti ma solo a lavori ultimati».
La sinistra vuole spostare Comune e scuole.
«Un’idea sbagliata. Farebbe morire il centro storico. Noi vogliamo lasciarli dove sono».


Preferisce confrontarsi con Luigi Cola o con Anita Venturi, i candidati delle primarie del Pd?
«Rispetto tutti, ma non temo nessuno. La coalizione che mi sostiene ha la forza e la compattezza per vincere contro qualsiasi avversario. E so che la maggioranza dei cittadini apprezza il nostro programma».

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