Ci sono uomini capaci di lasciarsi alle spalle il presente? Chissà! Se la specie esiste, certamente ne fa parte Tilli Antonelli, il fondatore di Pershing: nome, cognome e marchio già nella storia della nautica mondiale. Si ripresenta alla stampa dopo il divorzio, affatto indolore, dal gruppo Ferretti. Il «figliolo» è stato dato «in affido» all’ex coniuge. Amen. Ma lui torna e lo fa da par suo: «Poteva andare meglio. O peggio. È andata così. Di certo è stata un’esperienza fantastica. Ho imparato molto all’università Ferretti. Ma stare fermo non mi è mai piaciuto. Stare a guardare, nemmeno. Anche accontentarsi non è una cosa che mi viene spontanea». Istrione! Che va subito a citare Shakespeare appena prima di annunciare la sua nuova creatura, un’invenzione - brevettata - «che stupirà». Sarà in acqua a novembre. Prezzo: 750mila euro. Tutto in un nome, barca, cantiere e azienda: «Wider».
Un marchio fatto in casa, non già dai guru della creatività: «Lo ha inventato Camilla, mia figlia», dice con orgoglio[/TESTO]. E volta pagina a 55 anni non ancora suonati. Impresa riservata a pochi eletti.
Dice: «Ho già venduto quattro barche, il modello piace». A scatola chiusa. Perché il binomio Antonelli-De Simone significa fiducia (l’architetto ha disegnato oltre 2.500 barche in 30 anni di carriera).
Chi non conosce Tilli, ha saltato colpevolmente un capitolo dell’Opera Omnia della nautica mondiale. Se avesse scoperto in tempo tutti i segreti del pigreco sarebbe... Leonardo.
Come si legge nella scheda curata da Laura Vanessa Carboni, communication manager del nuovo cantiere di Calstelvecchio di Monteporzio, «Wider» inaugura un concetto straordinario: una barca dalla forte connotazione design, da pilotare e godere in un incredibile mix di adrenalina e divertimento, un «parco giochi» da vivere in mare aperto.
Il progetto è stato presentato mercoledì scorso, a Milano: un day cruiser di 42’dal carattere open. Poi sarà la volta di un 35 e un 50 piedi.
Ma che cos’è «Wider»? Superficie raddoppiata. Elementare. Ma non semplice. Perché per ovviare alla generale penuria di spazi a bordo, lo scafo propone una soluzione semplice sì, ma geniale: si allarga grazie a due estensioni laterali, raddoppiando le superfici e aumentando incredibilmente la propria stabilità. Soluzione che consente di ricavare ben 15 metri quadrati di pozzetto e una larghezza al galleggiamento di 6 metri, impensabili per una barca di soli 12,90 metri. [TESTO]Un’armonia di lusso moderato giacché l’eccesso non s’addice più al nuovo panorama economico internazionale.
«Wider» - lo scafo è stato progettato da Mark Wilson, uno dei massimi esperti nel campo delle imbarcazioni da corsa - è il moderno concetto di energy saving, ovvero utilizzo di motorizzazioni e forme aerodinamiche tali da garantire grandi risparmi sui consumi e un minore impatto ambientale. Un modello performante e leggero, costruito secondo le più moderne tecniche di laminazione sottovuoto ibrida: carbonio e resine vinilestere. E che sarà in grado di raggiungere i 45 nodi di velocità massima.
Infine la società. Ha una fisionomia snella, poche persone ma con funzioni multi task. Accanto a Tilli Antonelli due soci: Paolo Favilla (ex Grandi Navi Veloci, ex Pershing), e Vincenzo Sulpizi, anch’egli in arrivo dal team di Mondolfo.
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