«Ecodream» Moto elettriche, ora è boom di richieste

Non sarà ai livelli della liquefazione del sangue di San Gennaro a Napoli, ma nel suo piccolo il progetto Ecomission, di Walter Pilloni rappresenta un miracolo per Genova. Il leitmotiv che va per la maggiore sotto la Lanterna, infatti, è il continuo sminuire la nostra città, soprattutto in momenti di crisi economica come quello che stiamo affrontando, denunciando la mancanza di idee nuove, di innovazioni e soprattutto di gente disponibile ad investire non esclusivamente per il proprio rendiconto. Ecco perché in questo contesto l'Ecomission (di nome e di fatto) di Walter Pilloni assume una valenza importante. L'azienda specializzata nella mobilità elettrica, con sede a Sestri Ponente e produzione a Shangai (sotto il controllo di ingegneri e segretari genovesi), iniziò a far parlar di sé nel 2006 con il lancio di Ecodream ed Ecospeed, i primi ciclomotori elettrici. I risultati non furono molto positivi, pochissimi mezzi venduti e un generale senso di diffidenza per una proposta troppo innovativa per Genova. Negli anni, però, anziché scoraggiarsi, il numero uno di Ecomission ha continuato a credere ed investire nel suo progetto, diventando il leader incontrastato del settore in Italia e raccogliendo risultati sempre più positivi grazie soprattutto a EcoJumbo (3200 euro il costo per i soli genovesi entro il 31 marzo, contro i 3500 di listino), l'ammiraglia dei motocicli, primo mezzo a due ruote elettrico a finire sulla rivista specializzata In Sella. «Negli ultimi tempi abbiamo avuto molte più richieste di quante non riusciamo a soddisfare e ciò significa che siamo davanti ad una svolta epocale - ha dichiarato con orgoglio Pilloni - Finalmente si è fatta largo l'idea che esiste un altro modo di spostarsi in città, in silenzio, senza inquinare e risparmiando moltissimi soldi sul carburante e sulla gestione dei mezzi». Dopo anni di imbarazzante silenzio sulla mobilità elettrica, recentemente le istituzioni locali hanno iniziato a farsi sentire, grazie al lancio di dodici colonnine di ricarica (sparse per la città) in collaborazione con Enel. Poca roba, ma verrebbe da usare il galileiano «Eppur si muove» dopo tanti, troppi, anni di immobilismo.
«Mi rallegra il fatto che Comune ed Enel abbiano iniziato ad installare le colonnine, però se si vuole garantire un servizio capillare ed efficiente bisognerebbe parlare di almeno duecento punti di ricarica sul suolo cittadino - ha spiegato Pilloni - Non dò numeri a caso, ma dico solo le cifre sulle quali si ragiona in città come Firenze e Pisa». Il problema dei punti di ricarica è l'ostacolo che frena maggiormente i genovesi ad acquistare un mezzo elettrico in quanto, soprattutto se sprovvisti di un garage proprio, trovano troppo difficoltoso usare le poche colonnine disponibili contando che il tempo di una ricarica completa per una moto è di quattro ore. Per ovviare a questo problema Walter Pilloni ha già trovato una soluzione che, con il consenso della Provincia e di alcuni privati, partirà in maniera sperimentale in primavera. «A seguito di incontri con l'assessore all'Ambiente e il presidente della Provincia, Sciortino e Repetto, con l'amministratore delegato di Giglio Bagnara, Montolivo, e con Pappalardo per la Marina Genova Aeroporto, abbiamo deciso l'installazione di una cinquantina di punti di ricarica tra Sestri Ponente ed Arenzano - ha anticipato Pilloni - Si tratta di colonnine progettate da Ecomission che costano 2000 euro l'una e prevedono da due a quattro attacchi di ricarica, oltre ad uno spazio pubblicitario a disposizione di chi le acquista». «La nostra idea è di incentivare le ricariche nelle soste obbligate come ad esempio davanti a scuole, ospedali, stazioni, ma anche supermercati (basti pensare che solo con una grande catena come Coop Liguria si avrebbero ben 38 punti sparsi sul territorio), ristoranti e altre attività commerciali - ha proseguito - A differenza delle colonnine di Comune - Enel, che prevedono un costo di circa due euro per un pieno, le nostre sarebbero gratuite perché ci sembra giusto incentivare la gente ad utilizzare i mezzi elettrici».

A tal proposito dal 1 febbraio partiranno le agevolazioni previste dall'assessore comunale alla Mobilità, Simone Farello, che ha garantito accesso libero a ztl, blu area e centro storico per i possessori di un mezzo elettrico.

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