da Roma
Reduci dal G7 di Tokio, dove hanno appreso brutte notizie sia sul fronte economico che in quello finanziario, il commissario Joaquin Almunia e i ministri finanziari dei principali Paesi europei si ritrovano stasera a Bruxelles con i colleghi di Eurolandia per la riunione Eurogruppo-Ecofin più difficile degli ultimi anni. La discussione verterà sui piani di rientro dei Paesi in deficit, e la Francia chiederà esplicitamente che gli accordi presi poco meno di un anno fa a Berlino - i quali prevedono disavanzi azzerati entro il 2010 - vengano aggiornati alla luce del forte rallentamento delleconomia. Parigi prevede il pareggio di bilancio soltanto nel 2012.
La questione interessa da vicino anche lItalia. Il ministro dellEconomia uscente, Tommaso Padoa-Schioppa, ha infatti dovuto ammettere già nei mesi scorsi che il nostro Paese avrebbe potuto raggiungere il pareggio di bilancio non prima del 2011. Per questo motivo, il documento preparato per la riunione chiede allItalia di porsi «obiettivi più ambiziosi» sui conti pubblici. Lo stessa richiesta viene fatta alla Francia. Tuttavia, mentre il nostro ministro dimissionario non è nelle condizioni di discutere il rispetto degli impegni europei, la francese Christine Lagarde si batterà su due punti: il rinvio del pareggio di bilancio, e laggiustamento strutturale dei conti pari allo 0,5% del Pil allanno. Obiettivi che, secondo Lagarde, non sono compatibili con lattuale congiuntura economica negativa.
Eurogruppo ed Ecofin si trovano dunque a un bivio importante, e non appare casuale la presenza alle riunioni ministeriali di Bruxelles del presidente della commissione europea Manuel Durao Barroso. Leventuale successo della Francia sarebbe, tuttavia, lammissione di fatto che leconomia europea sta andando molto male, tanto da rendere necessari allentamenti del rigore nei conti pubblici. E invece i documenti preparatori del vertice parlano di forte incertezza, ma non di allarme, per leconomia che «resta solida». Mentre Jean-Claude Trichet, anchegli presente al vertice di Bruxelles dopo aver preso parte al G7 giapponese, potrebbe chiarire la strategia della Banca centrale europea.
Alla riunione di Tokio, gli americani hanno chiesto agli europei di stimolare leconomia con tagli fiscali e riduzioni aggressive dei tassi dinteresse. La risposta è stata però molto cauta. Trichet ha detto che i rischi per lespansione economica europea sono aumentati. Ma non mancano tensioni sul fronte dellinflazione, e la Bce - la cui missione principale è la stabilità dei prezzi - deve bilanciare attentamente la propria politica monetaria. A fare pressioni sulla banca centrale è, ancora una volta, la Francia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.