Cronaca locale

«Un’ecografia al seno? Richiami tra due anni»

Se dovete fare un’ecografia mammaria, be’ armatevi di santa pazienza e di un’agenda del 2009. Sì, ci vogliono due anni d’attesa per un esame convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Settecentotrenta giorni per fare prevenzione sull’insorgenza di neoplasie al seno. E, attenzione, la tempistica vale sia all’Istituto dei tumori di via Venezian che allo Ieo.
Lo denuncia un’avvocato dello Stato, che nel giugno 2006 aveva chiesto all’Istituto di via Venezian di essere sottoposta all’ecografia mammaria. Richiesta accolta fissando però la data dell’esame al 29 maggio 2008, alle ore 10.30. Due anni di troppo, aveva pensato l’avvocato che, quindi, si era rivolta allo Ieo con la speranza di anticipare i tempi ma anche qui la lista d’attesa era lunghissima.
La soluzione, come spesso accade per i pazienti, è stata quella di sottoporsi - siamo ai primi di luglio 2006 - all’indagine strumentale a pagamento nella sede Ieo di Opera, al costo di 165 euro al posto dei 46 del ticket.
Ma, sorpresa, la situazione delle liste d’attesa non è affatto migliorata dal giugno 2006 ad oggi: infatti, nei giorni scorsi, sempre quell’avvocato di Stato si è nuovamente rivolto all’Istituto dei tumori per vedere se vi fosse un appuntamento disponibile prima del 2008. La risposta? «Non prendiamo prenotazioni perché non possiamo garantire la prestazione su un tempo così lungo». Risposta accompagnata dal consiglio di rivolgersi altrove. E così l’avvocato ha fatto ma allo Ieo le è stato suggerito di chiamare dal 3 dicembre 2007 ovvero tra nove mesi per prenotare, sorprendente, l’ecografia nel 2009.
Da parte loro, gli istituti oncologici tirati in ballo si difendono sostenendo di essere subissati da «migliaia di richieste», che «non rientrano nei tetti di spesa» e che danno la precedenza «a chi ha patologie in corso». «Anzi, stiamo già fornendo prestazioni oltre il limite fissato dal Servizio sanitario nazionale e non possiamo aumentare ancora l’attività programmata» chiosa Leonardo Lapietra, direttore sanitario dello Ieo: «Per questa ragione è stata già avviata la costruzione di un nuovo edificio dedicato alle attività di prevenzione e diagnostica precoce, pronto nel 2008».


E mentre da via Venezian, il direttore Alessandro Rampa, aggiunge che «le liste a pagamento più corte prevedono comunque un’attesa di tre mesi», l’avvocato dello Stato per rifare una seconda ecografia ha nuovamente dovuto pagare e, stavolta, colpa della Finanziaria, persino qualche euro in più rispetto ai 165 di un anno prima.

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