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L’energia eolica secondo Enel: integrazione con il paesaggio e impianti ibridi per una maggiore efficienza

Da un lato il contest internazionale WinDesign, per ripensare il design delle turbine. Dall’altro impianti ibridi e manutenzione digitale per un eolico flessibile ed efficiente

L’energia eolica secondo Enel: integrazione con il paesaggio e impianti ibridi per una maggiore efficienza
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L'eolico è oggi una tecnologia matura e competitiva, che tuttavia continua ad evolvere sia nella progettazione, per migliorare l’integrazione paesaggistica delle pale, che nel controllo e nella gestione operativa. Enel, con WinDesign, un contest internazionale dedicato ai nuovi modelli di turbine eoliche, ha coinvolto architetti, ingegneri e designer per ripensare le turbine eoliche con criteri di funzionalità, sostenibilità e migliore integrazione paesaggistica.

WinDesign si propone come un laboratorio aperto per innovare forme, materiali, manutenzione e impatto visivo, coniugando prestazioni e accettabilità nei territori che ospitano gli impianti, rendendo il design parte integrante dell'innovazione eolica. L'innovazione, infatti, è una leva fondamentale per raggiungere questi obiettivi e per sviluppare soluzioni in grado di migliorare la produzione e la distribuzione di energia. Oltre 500 proposte sono arrivate da diversi Paesi, e i team finalisti ne stanno adesso sviluppando la versione dettagliata.

Sul fronte dell’efficienza e della flessibilità, una delle linee di sviluppo tecnologico più promettenti consiste nell'integrare le rinnovabili con i sistemi di accumulo. Le energie rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, infatti, sono per loro natura soggette alla variabilità del sole e del vento, e, di conseguenza, non sempre programmabili. Grazie ai progressi tecnologici oggi è tuttavia possibile accumulare energia eolica per aumentarne la disponibilità, con lo storage, e cioè i sistemi di accumulo di energia.

“Programmare” il vento

Un impianto ibrido eolico integrato con storage affianca nello stesso sito un parco eolico e un sistema di batterie. Il suo funzionamento è semplice: quando la produzione supera la domanda, l'eccedenza può essere stoccata nella batteria per essere poi erogata nel momento in cui il fabbisogno di rete è maggiore, in modo rapido e controllato. Il risultato è una generazione più flessibile e programmabile, che contribuisce a rendere la rete più stabile anche di fronte a picchi di domanda.

Enel ha già da tempo messo in servizio negli Usa i suoi due primi impianti eolici ibridi a scala industriale. Azure Sky, in Texas, è stato il primo, con 350 MW eolici abbinati a 180 MWh di batterie, per una produzione di circa 1,3 TWh/anno, equivalenti a 842.000 tonnellate di CO₂ evitate.

Il secondo progetto realizzato è quello di Ranchland, sempre in Texas, con 263 MW eolici abbinati a 131 MWh di storage, per una produzione annua attesa di 1.039 GWh, equivalente a 643.000 t di CO₂ evitate. In entrambi i casi, l'integrazione con le batterie rende più programmabile la fonte eolica, e consente di fornire preziosi servizi di rete, segnando il passaggio da impianti “solo generazione” ad infrastrutture in grado di contribuire attivamente all’equilibrio del sistema elettrico.

eolico enel

I sistemi di storage sono dunque fondamentali per il futuro dell'energia rinnovabile e per garantire un adeguato percorso verso la transizione energetica.

Le proiezioni sullo stoccaggio energetico indicano uno sviluppo molto più deciso rispetto alle previsioni del passato. Nel suo scenario Net-Zero, l'Agenzia internazionale dell’Energia (IEA) prevede una crescita esponenziale dei sistemi di accumulo a batteria: da circa 28 GW nel 2022 a quasi 970 GW nel 2030, una crescita di 35 volte, con un aumento stimato di 170 GW solo nel 2030.

È però essenziale garantire efficienza e affidabilità dei parchi eolici, e anche in questo Enel è in prima linea con una manutenzione basata su digitalizzazione operativa e diagnostica predittiva. Piattaforme e app di controllo da remoto danno alle squadre lo stato delle turbine, le checklist e i dati storici in tempo reale. Le visite virtuali, invece, consentono ispezioni di sicurezza senza sopralluoghi, mentre l'impiego di droni e riprese a 360° consente rilievi visivi e documentazione di cantiere. Il tutto per ridurre le fermate non pianificate, assicurare tempi di ripristino più brevi e aumentare la disponibilità in esercizio.

Nell’eolico, anche grazie ad Enel, sta cambiando il

vento, con uno sforzo di innovazione a 360 gradi, che investe design, ibridazione e manutenzione. Gli obiettivi, sfidanti ma concreti, puntano all’efficienza, alla flessibilità e sempre più all’integrazione con il paesaggio.

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