"In Italia non cresce solo la disoccupazione ma anche la povertà". Nel presentare il rapporto 2013 su occupazione e sviluppi sociali, il commissario europeo al Lavoro Lazlo Andor mette in guardia il governo Letta facendo presente che dal 2008, da quando cioè è esplosa la crisi economica, il Belpaese ha conosciuto il declino più elevato della situazione sociale di chi lavora.
Con l’aumento della disoccupazione, nel Vecchio Continente aumenta anche il rischio di povertà. Secondo i dati sul 2013 diffusi oggi dalla Commissione Ue, un quarto dei cittadini europei è a rischio di povertà ed esclusione sociale: si tratta di una percentuale più alta rispetto a quella dei disoccupati dal momento che il rischio deriva anche dai bassi livelli di reddito.
Un fenomeno drammatico che si presenta soprattutto in Italia dove oltre il 12% degli occupati non riesce a vivere del proprio stipendio. Solo Romania e Grecia fanno peggio (oltre il 14%) ma la loro situazione era grave già nel 2008.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.