Abertis decide di strapagare Wind e vince l'esclusiva per il processo di vendita delle circa seimila torri detenute dal gruppo che fa capo ai russi di Vimpelcom. Wind incasserà così, per le sue 6mila torri già oggetto della vendita, più altre 1.200 che saranno aggiunte, circa un miliardo, cifra nettamente superiore ai 600-700 milioni stimati dal mercato. Le torri di trasmissione della rete Wind sono dunque valutate oltre 15 volte l'ebitda (il margine lordo), una cifra molto superiore rispetto al valore assegnato a business simili. Grazie alla super offerta, il gruppo spagnolo ha battuto la concorrenza di Ei Towers (controllata da Mediaset) e di F2i.
In realtà, il vero motivo dell'estremo interesse di Abertis per le torri di Wind deriva dal fatto che il gruppo spagnolo ha in programma di far confluire la società in una realtà più ampia, specializzata sulle torri, da quotare in Borsa a Madrid. In questo progetto potrebbero confluire, oltre alle infrastrutture acquisite da Wind, anche le 2mila torri messe in vendita da Portugal Telecom, per le quali il gruppo spagnolo è in gara. Inoltre, Abertis in Spagna già gestisce un consistente «pacchetto» di torri per le trasmissioni di rete di telecomunicazioni.
In un primo momento era emersa l'ipotesi che per l'infrastuttura di Wind vi fosse anche un interessamento da parte di Rai Way, che non ha partecipato alla «gara», ma che potrebbe, in futuro, rientrare sulla questione come gestore.
Per aggiudicarsi le 6mila torri, a cui si aggiungeranno poi le altre 1.200, erano inizialmente in corsa quattro soggetti. Nella fase finale si era sfilata American Tower, già aggiudicataria delle torri di Telecom Italia, in Brasile, lasciando così in campo, oltre agli spagnoli, la controllata al 40% di Mediaset, Ei Towers, che avrebbe così arricchito il proprio pacchetto di torri, specializzato in tv, estendendolo alle Tlc, e il fondo F2i guidato da Renato Ravanelli, in alleanza con gli statunitensi di Providence, che parevano interessati a entrare nel campo delle torri di trasmissione.
Per prepararsi all'operazione, Wind aveva spostato le seimila torri in vendita nella newco Galata, in cui l'operatore ha anche deciso di spostare, su base volontaria, tra 60 e 70 dei propri dipendenti. È da sottolineare che l'ottima valutazione ottenuta da Wind per la sua infrastruttura, favorirà Telecom Italia che ha in programma lo spin-off e la relativa quotazione delle sue torri di trasmissione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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