Economia

Accise, tagli da 300 milioni. E arriva la pace fiscale "spacchettata"

Le novità nella manovra rivelate dal sottosegretario Bitonci. Gli sconti sulla benzina sarebbero di 3 centesimi al litro

Accise, tagli da 300 milioni. E arriva la pace fiscale "spacchettata"

A Lega lo aveva detto e Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero dell’Economia aveva annunciato alcune settimane fa la traduzione in fatti delle promesse elettorali. Nella manovra dovrebbe dunque esserci un taglio alle accise sulla benzina.

Di quanto? Per la prima volta oggi si è arrivati finalmente a parlare di cifre. Fino a ieri i diretti interessati ammettevano che il taglio era ancora allo studio per capire quante risorse fossero disponibili. Ebbene, pare che il governo intenda mettere in campo una dote di 300 milioni per ridurre le accise. Si tratterebbe, calcola l'Unione petrolifera, di uno "sconto" massimo di 3 centesimi sulla benzina o, in alternativa, di 1 centesimo sul gasolio.

Inoltre, allo studio c’è anche una pace fiscale 'spacchettata' a seconda della tipologia delle liti pendenti con il Fisco. A riferirlo è stato lo stesso Bitonci, incaricato dalla Lega per il pacchetto fiscale che andrà in un decreto legge collegato. "Con i tecnici ieri abbiamo fatto una ricognizione delle liti pendenti, dal contenzioso al pre-contenzioso alle sanzioni amministrative e agli accertamenti per trovare una soluzione che eviti il condono tombale”. Il sottosegretario leghista, anche per rassicurare Di Maio e l’ala di sinistra del Movimento Cinque Stelle, assicura che il condono "non ci sarà". Dalla pace fiscale si punta infatti ad escludere proprio chi ha evaso o eluso le tasse volontariamente e non per necessità.

Bitonci ha confermato che la pace fiscale avrebbe la forma di un concordato permanente e ha riferito di avere allo studio anche ipotesi relative all'Iva, segnalando che "si dovrebbe riscuotere il dovuto in quanto l'imposta è di competenza europea e la sanatoria si limiterebbe a sanzioni e interessi".

Inoltre, il governo studia anche un fondo di rotazione per velocizzare i rimborsi ai risparmiatori truffati dalle banche. "A breve ci saranno i primi pagamenti con l'arbitrato Consob, stiamo studiando altre soluzioni più veloci, con una modifica dell'attuale fondo in maniera che il 30 per cento possa valere come acconto lasciando aperta la possibilità di recuperare le somme dopo.

Il fondo di rotazione dovrà essere alimentato con i conti dormienti e le assicurazioni perché altrimenti sarebbe considerato aiuto di Stato", ha spiegato il sottosegretario.

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