Air France e Alitalia sono sempre più vicine a un accordo che porterà sotto il controllo di Parigi l'ex compagnia di bandiera. Non solo perché sono saltati i veti politici a questa operazione, ma anche perché ieri i cugini d'Oltralpe - che negli ultimi mesi hanno fatto più volte dietrofront dinanzi alla possibilità di crescere nel capitale della compagnia - hanno ribadito la «strategicità» del mercato italiano. Tutto questo, a quarantotto ore da un cda chiave che potrebbe mettere la parola fine alla trattativa e portare i francesi al 50 per cento. «Dal nostro punto di vista, non ci sono assolutamente preclusioni», ha commentato ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, sottolineando, però, che «sarà basilare avere garanzie su come venga salvaguardata la valorizzazione del nostro hub, i livelli produttivi e la possibilità che l'Italia continui a svolgere un ruolo di sviluppo nel settore».
Temi finiti sul tavolo del cda di Air France, che in notatta ha fatto sapere di aver bisogno di più dettagli: è «indispensabile esaminare le informazioni» che la direzione della compagnia italiana dovrà fornire in occasione di un prossimo consiglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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