Le due facce dell'Alitalia. Da un lato annuncia ai sindacati 690 esuberi, sollevando un coro di indignazione da parte dei lavoratori; dall'altra mostra ottimismo sui conti e sullo sviluppo dell'attività, assicurando che già il 25 ottobre i dati trimestrali ne saranno una conferma. Ma la compagnia ha intanto dovuto incassare il «no» del Tar del Lazio, che ieri ha respinto il ricorso presentato da Alitalia contro il provvedimento con cui l'Antitrust aveva imposto di eliminare entro il 28 ottobre la posizione di monopolio sulla tratta Milano Linate-Roma. In pratica, la compagnia dovrà cedere alcuni slot sullo scalo di Forlanini.
Sul nodo esuberi, ieri l'ad Andrea Ragnetti, nelle 4 ore di confronto, ha ottenuto il secco no dei sindacati alla riduzione di 300 assistenti di volo, 300 dipendenti di terra e 90 addetti alle manutenzioni. Ma quello sindacale, nonostante l'allarme, non è apparso un fronte bellicoso: già lunedì il confronto riprenderà e la discussione, a quanto si apprende, esplorerà ogni possibile alternativa ai licenziamenti; le pratiche sul lavoro si sono molto evolute in questi anni ed è possibile che si cerchi un compromesso in misure diverse, quali l'utilizzo della solidarietà, le rotazioni d'impiego o il prolungamento del contratto (già scaduto). L'importante è che eventuali misure di flessibilità diano lo stesso risultato economico, ovvero 30 milioni di riduzione di costi. Ragnetti si mostra ottimista. Se il contesto economico non aiuta il trasporto aereo, anzi, egli ha assicurato ai sindacati che la realizzazione del piano industriale al 2015, presentato in giugno, è soddisfacente. La trimestrale a settembre è prevista con un risultato operativo positivo e l'attesa è analoga per il quarto trimestre. Il risultato positivo dell'intero esercizio è rinviato a tempi migliori, si spera al 2013. L'andamento dei ricavi è così previsto: 4,2 miliardi nel 2013, 4,5 nel 2014, 4,9 nel 2015.
Poiché le riduzioni dei costi non bastano, Ragnetti, la cui esperienza ha radici nel marketing, è proprio sul prodotto che sta cercando di incidere per la crescita. Lo si è visto con le nuove modalità tariffarie Milano-Roma, nel braccio di ferro con Antitrust e ferrovie sulla stessa tratta e lo si vede nelle iniziative allo studio, tutte alla ricerca di innovazione nel rapporto con la clientela. A parte l'uso aggressivo di internet (20% dei ricavi, con l'obiettivo del 30%) e dei social network, un esempio rende l'idea: nei picchi stagionali si pensa di collegare le destinazioni più alla moda (Ibiza, Rimini) con voli notturni dedicati al popolo delle discoteche, arrivo a mezzanotte, partenza alle 6 del mattino.
Non vanno però dimenticate le incognite in termini di assetto finanziario.
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