Alitalia, i sindacati diffidano la compagnia

Non si ferma lo scontro tra Alitalia e sindacati. Tanto che gli uffici legali delle segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta hanno inviato una diffida alla compagnia guidata da Cramer Ball per bloccare le modifiche che l'azienda ha chiesto di apportare al contratto nazionale. Per questo è già pronto a scendere in campo il governo, che potrebbe convocare i sindacati per giovedì: dovrebbero essere presenti i ministri Graziano Delrio (infrastrutture e Trasporti), Carlo Calenda (Sviluppo Economico) e Giuliano Poletti (Lavoro).

I sindacati chiedono il rispetto della contrattazione collettiva vigente e di tutti gli accordi siglati e non disdettati con «l'immediato ripristino degli scatti contrattuali illegittimamente sospesi e la non applicazione di regolamenti unilaterali». Certo la situazione non è facile, perché la macchina industriale di Alitalia resta in perdita. Per questo tra le misure individuate ci sarebbe lo stop agli scatti automatici di stipendio per 3.800 dipendenti.

I sindacati tuttavia contrattaccano e con Francesco Alfonsi, segretario nazionale di Ugl, evidenziano come il maggiore problema del gruppo siano «i mancati ricavi, il mancato posizionamento strategico e le spese fuori controllo». I sindacati rifiutano dunque «di stravolgere il contratto nazionale» e restano in attesa del nuovo piano industriale, atteso entro una decina di giorni. Il piano allo studio di Ball dovrebbe prevedere una rivisitazione delle tariffe attraverso un modello «ibrido», che produrrebbe uno sdoppiamento della compagnia tra un segmento low cost e un altro premium con prezzi diversi per la stessa tratta a seconda dei servizi prescelti.

Poi c'è la parte che non piace ai sindacati che verte sulla riduzione dei costi, con tagli salariali e l'implementazione delle mansioni che il personale di volo dovrebbe svolgere. Del pacchetto farebbero parte anche i servizi esternalizzati, per i quali verrebbe tagliata la spesa. Per questo Assohandlers stima circa 500 esuberi.