Economia

Alitalia, ok dal Senato al prestito ponte da 400 milioni

Il ddl è stato approvato con 140 voti favorevoli, 100 astenuti e un voto contrario

Alitalia, ok dal Senato al prestito ponte da 400 milioni

Via libera del Senato al prestito ponte da 400 milioni di euro per Alitalia. Con 140 voti favorevoli, 100 astenuti (la componente di Fi, Lega e FdI) e un voto contrario Palazzo Madama si è espressa sul “ddl n. 1665 conversione in legge, con modificazioni, del dl 2 dicembre 2019, n. 137, recante misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia -Società aerea italiana SpA ed Alitalia Cityliner SpA in amministrazione straordinaria”, confermando quanto già stabilito da governo a dicembre scorso.

Difatti, la legge è attuativa del decreto che prevedeva lo stanziamento di 400 milioni di euro (cifra ulteriore rispetto a quella già stanziati in precedenza) al fine di mettere al sicuro la società fino alla fase di vendita sul mercato che dovrebbe arrivare entro fine maggio prossimo.

Le risorse erano già state versate dal ministero dell'Economia lo scorso dicembre, per cui il prestito dovrebbe essere rimborsato prima della fine i giugno, entro sei mesi dall'elargizione. La somma che dovrà essere restituito entro sei mesi, ha un tasso di interesse (necessario ad evitare che il prestito risultasse, de facto, come aiuto di Stato e dunque bloccato dall'Ue) di quasi il 10% ma non è detto che la compagnia di bandiera riuscirà a rimborsarlo, come accaduto con il precedente prestito che arrivò dall'esecutivo di Paolo Gentiloni.

La situazione economica di Alitalia non è di certo tra le più rosee, considerando che, come ricordato dal decreto legge, al 28 febbraio 2017 emergevano nei conti della compagnia, che ha oltre 11mila dipendenti, “passività correnti per circa 2,3 miliardi di euro, a fronte di attività per 921 milioni”.

Nella maggioranza, voto favorevole ma con il “mal di pancia” da Italia viva, che in una nota evidenzia che “Il Parlamento ha approvato un ordine del giorno di Italia Viva, a prima firma del capogruppo in Senato Davide Faraone, che impegna il governo ad individuare per Alitalia soluzioni di mercato in tempi brevi, utili ad evitare l'impiego di ulteriori risorse pubbliche termini di prestiti all'azienda. Nel testo dell'odg si legge, nello specifico, la richiesta al Governo di trovare nel più breve tempo possibile un partner commerciale in grado di portare a termine la procedura di cessione, rispettando i termini della proroga del prestito al 31 maggio e salvaguardando le posizioni lavorative dei dipendenti dell'azienda che, negli anni, ha accumulato un contributo da parte dello Stato pari ad oltre 9 miliardi sotto forma di operazioni varie di salvataggio”.

Il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, si è detto convito che con questa ultima tranche di prestito e "anche con la riformulazione del pagamento degli interessi del Mef, che libera cassa per ulteriori 150 milioni", Alitalia "può arrivare alla conclusione della procedura di amministrazione straordinaria".

Il vero nodo è qeullo di arrivare a risanare parte delle casse del vettore aereo italiano al fine di rendere appetibile, sul mercato, la compagnia.

Verranno ricontattate tra gli altri Lufthansa, Air France-Klm e Delta, con cui vandràa rinegoziata l'alleanza transatlantica e poi richiamare in causa anche Fs, che dovrebbe essere il socio capofila della nuova cordata e che potrebbe puntare all'investimento in un'ottica di intermodalità.

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