Alitalia, Ragnetti in bilico Catania verso il timone

I soci italiani danno il via libera al prestito ponte da 150 milioni ma impongono il cambio al vertice. La regia di Intesa Sanpaolo

Alitalia, Ragnetti in bilico Catania verso il timone

Si tratta ancora di indiscrezioni, ma di fonte autorevole. Elio Catania sarà il nuovo amministratore di Alitalia e la sua nomina dovrebbe - salvo imprevisti - essere varata dal consiglio di amministrazione in programma per dopodomani, giovedì 14. Già nell'ultima riunione del consiglio c'era stato un tentativo di affidargli le deleghe, poi andato a vuoto. Ieri, una riunione dei soci italiani, svoltasi a Milano, avrebbe trovato l'accordo e la via dell'ex manager ferroviario e tramviario dovrebbe essere ormai spianata verso gli aeroplani. Due le questioni ancora sul tappeto: la prima, la suddivisione delle deleghe con il presidente Roberto Colaninno. Questi ha sempre avuto competenze sulle strategie, sulle relazioni istituzionali e internazionali e intende continuare a esercitarle. L'altra questione riguarda il bilancio 2012, i cui risultati arriveranno al consiglio il 25 febbraio: chi firmerà i conti? L'ad in uscita o, nel caso di sua (comprensibile) indisponibilità, il presidente Colaninno, l'uomo della continuità del vertice?

Catania è approdato al cda di Alitalia un anno fa, nella primavera del 2012, insieme proprio ad Andrea Ragnetti che ora andrà a sostituire. Nell'organo esecutivo, Catania è stato voluto da Intesa Sanpaolo (dove siede nel consiglio di gestione), primo dei soci italiani, ideatore e regista di tutta l'operazione Cai-Alitalia; la mossa avviata ieri significa, dunque, che è ancora la banca milanese il perno sul quale si muovono le principali decisioni relative alla compagnia. Catania non ha esperienza di trasporto aereo. Secondo i maligni, questo è un elemento gradito ad Air France, il cui obbiettivo elegantemente celato è quello di comprarsi Alitalia a prezzo di saldo. Catania, nato proprio a Catania nel 1946, ha fatto una lunga carriera nell'informatica come manager dell'Ibm. Tra il 2004 e il 2006 ha guidato le Ferrovie dello Stato in qualità di presidente e ad (sostituì Giancarlo Cimoli passato proprio all'Alitalia); fu un periodo durante il quale i conti del gruppo peggiorarono nettamente. Successivamente, tra il 2007 e il 2011 è stato presidente dell'Atm, l'Azienda dei trasporti urbani di Milano.

Ieri a Milano, al Westin Palace, gli azionisti di Alitalia erano rappresentati tutti; mancava solo Air France, che aveva già fatto conoscere il proprio pensiero. La riunione doveva anche mettere a punto il prestito degli azionisti, da varare giovedì.

È stato quantificato in 150 milioni, sarà pro quota e forse sarà assistito da una clausola di convertibilità in azioni, alla scadenza. Parteciperanno al finanziamento quasi tutti i soci; sicuramente non aderirà Acqua Marcia, in liquidazione, mentre non è certa l'adesione di Unipol, entrata solo di recente, acquistando Fonsai dal gruppo Ligresti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica