Economia

Case e negozi, Imu "stravolta": chi ci guadagna e chi ci perde

Un disegno legge sulla rigenerazione urbana farebbe aumentare l'Imu agli edifici incompiuti o inutilizzati da almeno cinque anni: ecco come funziona il meccanismo e cosa potrà cambiare

Case e negozi, Imu "stravolta": chi ci guadagna e chi ci perde

I proprietari di immobili potrebbero assistere ad un aumento dell'Imu nei prossimi mesi. "In Senato, il 10 marzo si è deciso di adottare un 'testo base' di disegno di legge sulla rigenerazione urbana che prevede l'aumento delle tasse sugli immobili che i proprietari non riescono a utilizzare o affittare".

Cosa dice Confedilizia

A scriverlo su Twitter è il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che commenta il provvedimento che prevede come "al fine di promuovere il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente, nonché la maggiore efficienza sicurezza e sostenibilità dello stesso, i comuni possono elevare, in modo progressivo le aliquote dell'Imu previste sulle unità immobiliari o sugli edifici che risultino inutilizzati o incompiuti da oltre 5 anni; lo stesso possono fare le regioni con l'aliquota addizionale dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). L'aliquota può essere elevata fino ad un massimo dello 0,2% anche in deroga ai limiti previsti dall'articolo uno, comma 676 e 677 della legge 27 dicembre 2013, n.147".

Come funziona il meccanismo

Il testo unificato di ddl sulla Rigenerazione urbana depositato in Commissione Ambiente del Senato, come riportato dall'Ansa, non prevede Imu e Tari sugli immobili oggetto di rigenerazione urbana ma una serie di incentivi durante il periodo dei lavori di riqualificazione "al fine di promuovere il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente" e la sua "maggiore efficienza, sicurezza e sostenibilità", stabilendo che i Comuni potranno alzare le aliquote Imu su "unità immobiliari" o "edifici inutilizzati o incompiuti da oltre cinque anni. Ai trasferimenti di immobili nei confronti dei soggetti che attuano interventi di rigenerazione urbana di iniziativa pubblica o di iniziativa privata, - si legge ancora - si applicano le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di euro 200 ciascuna".

Il ddl istituisce una cabina di regia nazionale per la rigenerazione urbana e un fondo al Mef con una dotazione pari a 500 milioni di euro dal 2020 e fino all’anno 2039. Come riporta l'Agi, l’art.17 prevede alcune riduzioni di oneri e alcuni incentivi fiscali stabilendo che non vengano applicati l’Imu, la Tasi e la Tari. Inoltre, si legge nel ddl, "i comuni, per gli interventi di rigenerazione urbana, possono deliberare la riduzione, in misura superiore al 50 per cento, dei tributi o canoni di qualsiasi tipo, dovuti per l’occupazione del suolo pubblico e di ridurre del 10 per cento il contributo per il rilascio del permesso di costruire".

Sul fronte degli incentivi si prevede inoltre «l’applicazione della detrazione nella misura del 65% per interventi di ristrutturazione edilizia e per interventi di riqualificazione energetica, per le spese sostenute, documentate e rimaste a carico del contribuente, anche agli interventi realizzati sugli edifici ricompresi nel Piano comunale di rigenerazione urbana e agli interventi di demolizione di edifici e successiva ricostruzione». Infine, si prevede "una detrazione dall’imposta lorda pari al 50% dell’importo corrisposto per l’acquisto di unità immobiliari a destinazione residenziale, aventi classe energetica di tipo A o B, cedute da imprese a seguito di interventi previsti" nel Piano nonchè incentivi volti a favorire gli interventi di retrofit energetico e di consolidamento antisismico degli edifici.

"Maggiori controlli"

"Da settembre via al censimento del centro storico e quello ci farà vedere chi ci abita davvero. Se ci vivi, bene, sennò paghi l'Imu", ha affermato il sindaco di Firenze, Dario Nardella. "Ho disposto maggiori controlli fiscali. Ma penso anche a manovre più ambiziose: abbassare l'Imu seconda casa a chi affitta per un medio lungo periodo e non fa affitti brevi. E aumentarla a chi la lascia sfitta chiedendo una norma statale", si legge su Repubblica.

Tra i promotori della legge figurano in maggioranza esponenti del centro-sinistra tra cui gli onorevoli Ferrazzi e Mirabelli del Partito Democratico i quali si occupano di norme e misure per la rigenerazione urbana e Nugnes (Misto-LeU) sempre in materia di misure e strumenti urbani.

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