Dopo il super rialzo dei tassi d'interesse dello 0,75%, la riunione dell'Eurogruppo Praga guarda ai passi successivi dell'Unione europea tra revisione del patto di stabilità e lotta al grande nemico dell'inflazione. «La recessione non è inevitabile ma, va detto con onestà, il rischio è evidentemente aumentato», ha ammesso il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni. E se il ritocco ai tassi della Bce è stato epocale, il più alto da quando c'è l'euro, lo potrebbe essere la revisione del patto di Stabilità, che comunque non dovrebbe mettere in discussione i limiti del 3% sul deficit e del 60% sul debito. «Il prossimo mese sarà il momento per la Commissione di mettere le tavolo le proposte» ha detto Gentiloni. «L'obiettivo della revisione è avere stabilità finanziaria, sostenibilità del debito, ma allo stesso tempo mantenere un forte sostegno agli investimenti».
Nella conferenza stampa dopo L'Eurogruppo è tornata a parlare anche la presidente della Bce, Christine Lagarde. «Il nostro obiettivo prioritario è riportare l'inflazione nel medio termine al 2%». «Combatteremo» questa emergenza «con la stessa determinazione usata in quella precedente», facendo riferimento al Covid. La Lagarde ha poi sottolineato di rendersi conto di come la decisione di «allontanarsi dalle politiche espansive» degli ultimi anni «non è facile». Ma, ha aggiunto, «i ministri delle Finanze stanno realizzando che i tempi sono cambiati». Dopo il rialzo dei tassi, la banchiera centrale aveva chiesto ai governi è di evitare di eccedere nelle misure espansive, per evitare spirali inflazionistiche che andrebbero a ridurre l'efficacia dei rialzi che Francoforte sta conducendo.
La Borsa italiana, intanto, ieri ha festeggiato, con un progresso dell'1,92% a Piazza Affari. In cima al listino, dopo la performance lusinghiera di due giorni fa, ancora una volta i titoli bancari con Intesa Sanpaolo che fa registrare un +5,33%, FinecoBank +5,02, Banco Bpm +3,18%, Bper Banca +3,10% e Unicredit +1,77 per cento. Il rialzo dei tassi d'interesse, infatti, incrementerà i profitti delle banche. Secondo i calcoli degli esperti di Citi, ogni aumento dei tassi di 50 punti base aumenta gli utili per azione delle banche dell'Eurozona di circa l'8%. E quelle messe meglio sarebbero proprio le gli istituti italiani e spagnoli.
L'Eurogruppo di ieri, però, è stata anche l'occasione per parlare della tassa minima sulle multinazionali a livello globale. «Noi sosteniamo con forza l'approccio Ue, cerchiamo di convincere tutti gli Stati, specialmente uno (l'Ungheria, ndr), ma l'attueremo in Germania se non ci sarà accordo europeo in merito». Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner.
Posizione dura anche per la Francia. Il titolare dell'Economia Bruno Le Maire ha infatti rincarato la dose: «Le persone vogliono giustizia e hanno ragione. È ora di attuare» la minimum tax «non è più tempo di parlarne».
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