Apple: a Samsung 110 dollari per ogni iPhone X venduto

I coreani fornitori dello schermo Oled, l'italiana StM della tecnologia Face Id. E Qualcomm fa causa sui chip

Apple: a Samsung 110 dollari per ogni iPhone X venduto

Apple viaggia spedita verso una capitalizzazione di mercato di 900 miliardi di dollari. Ieri in Borsa l'ultimo rialzo, +2%, dopo i risultati del quarto trimestre con fatturato a 52 miliardi, in milgioramento rispetto ai 50,69 miliardi attesi dal consensus, e profitti pari a 10,71 miliardi, che hanno battuto i 9,7 miliardi stimati dal mercato.

E pure le previsioni sono buone visto che l'ultimo nato, l'iPhone X arrivato ieri sul mercato anche in Italia, ha buone prospettive di vendita, nonostante il prezzo che varia dei mille ai 1.300 euro. Apple non fa ricca solo se stessa ma anche una miriade di fornitori dei componenti dei suoi sofisticati smartphone. Tra gli europei brilla Stm, che ieri ha raggiunto nuovi massimi in Borsa da 13 anni a questa parte a ridosso di quota 21 euro.

Il produttore di chip e memorie fornisce ad Apple i nuovi sensori imaging per Face ID (il riconoscimento facciale che rappresenta il segno distintivo dell'iPhone X), che pesano per circa il 10% del fatturato del gruppo italo-francese.

Da notare comunque che il primo beneficiario tra i fornitori di componenti è il suo più odiato concorrente, Samsung. Secondo il Wall Street Journal per ogni iPhone X venduto la società coreana ricaverebbe 110 dollari. Samsung infatti fornisce lo schermo Oled, la memoria flash Nand e quella Dram dell'iPhone. Attualmente oltretutto è l'unica azienda in grado di produrre questi articoli al volume richiesto da Apple. Il che significa che Samsung probabilmente guadagnerà più dalle componenti fornite ad Apple rispetto a quanto ricaverà dalla vendita del suo nuovo smartphone, il Galaxy 8. La componente più preziosa è il modulo dello schermo Oled che costa 120-130 dollari per unità, mentre quello LCD da 5,5 pollici a 45-55 dollari.

Apple ha bisogno di milioni di schermi Oled (da 40 a 50 milioni quest'anno), e proprio per questo si da dando da fare per trovare un altro fornitore capace di produrre su larga scala. Non vuole insomma fare la fine di quanto accaduto con Qualcomm, per anni è stato il suo principale fornitore di chip.

Poi l'incanto si è rotto. Apple, l'anno scorso ha fatto causa a Qualcomm (chiedendo un miliardo di danni) sostenendo che il produttore di chip aveva imposto prezzi elevati sfruttando la sua posizione di quasi monopolista. Proprio nelle ultime ore è arrivata la risposta di Qualcomm che ha fatto causa a Cupertino accusandola di aver rivelato alla rivale Intel software e tecnologie (di cui Qualcomm detiene i brevetti) per fargli produrre chip simili ai suoi.

Secondo Reuters infatti, Apple vuole interrompere ogni rapporto con Qualcomm per i

prossimi iPhone e iPad, per rivolgersi esclusivamente a due produttori: Intel e MediaTek. Una indiscrezione che probabilmente ha pesato nella decisione di Qualcomm di denunciare Apple per violazione delle licenze di utilizzo.

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