Ben altro il passo, da gambero, del social network di Mark Zuckerberg che in Borsa non smette di dare un dispiacere dopo l'altro sia al suo fondatore, più «povero» di oltre 600 milioni di dollari rispetto ai valori dell'Ipo, sia a piccoli e grandi investitori. Facebook ha subìto anche ieri un'altra picchiata, con le azioni precipitate a un nuovo minimo storico di 18,75 dollari per azione, 20 dollari in meno rispetto al prezzo di collocamento. E sempre più giù sta finendo un'altra ex regina di Internet, ovvero Groupon (-1,3% ieri), a causa della fuga degli investitori di peso spaventati dalla perdita di tre quarti del valore del titolo dallo scorso novembre.
La galoppata borsistica di Apple è legata anche ai rumors che circolano sul prossimo Iphone e sul mini-Ipad. Il prossimo 12 settembre sarà tolto il velo al melafonino di quinta generazione, che potrebbe disporre di 4G, display più grande, fotocamera migliorata, nuovo processore e tecnologia Nfc. L'eccitazione dei fan è già alle stelle. Nell'attesa, Apple sta cercando di raggiungere un'intesa con Samsung per evitare un verdetto del giudice nella contesa su chi ha inventato tablet e smartphone.
Quanto a Facebook, gli investitori sono preoccupati dalla capacità di crescere rapidamente del fatturato del social network, soprattutto dal punto di vista della raccolta pubblicitaria. E in autunno, scaduto il lock-up, il titolo potrebbe cadere ancora più in basso.
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