Economia

Arriva il Grande Fratello degli immobili: cosa cerca e chi rischia

Immobili sotto la lente di ingrandimento del Ministero della Transizione ecologica: un database gestito da Enea per conoscere lo stato energetico degli edifici

Arriva il Grande Fratello degli immobili: cosa cerca e chi rischia

Si intensificano i controlli nei confronti degli italiani, e a passare sotto la lente di ingrandimento sono gli immobili. Il motivo? Adesso le autorità vogliono anche sapere le prestazioni energetiche di edifici e appartamenti, in modo tale da verificare se certe agevolazioni messe in campo per rendere le strutture più sostenibili siano state o meno impiegate.

Ancora una volta tutto partirà da un database, gestito però dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea). Nella raccolta dati saranno presenti tutte quelle informazioni relative al patrimonio immobiliare degli italiani già contenute in altre banche dati.

Roberto Cingolani, attuale ministro della Transizione ecologica, ha emanato un decreto lo scorso 4 agosto, il n.304, in cui viene data attuazione a una delle misure previste nel Pnrr. Nel testo sono elencate le modalità per il funzionamento del Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, istituito presso l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).

Un vero e proprio Grande Fratello, finalizzato alla raccolta di qualsiasi informazione relativa agli edifici domestici, ai consumi energetici e agli interventi di riqualificazione degli edifici pubblici. Il fine è quello di arrivare alla istituzione di una sorta di "passaporto dell'edificio".

Le informazioni saranno inviate al nuovo database dal catasto degli attestati di prestazione energetica, ma anche dal Gse (Gestore dei servizi energetici), dallo sportello unico certificatori energetici abilitati, dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, da Iper dell'Agenzia del demanio, dagli archivi catastali del Fisco e dalla stessa Enea. Arriveranno dati anche dal repertorio nazionale dei dati territoriali, dall'anagrafe della popolazione residente e dalla banca dati sull'edilizia scolastica. Si aggiungeranno poi tutte quelle informazioni in possesso di Agenzia delle entrate che riguardano le detrazioni applicate come superbonus, ecobus etc

Le autorità vogliono sapere proprio tutto sugli immobili, a partire dalla consistenza e dalla natura dell'edificio in termini di volume, numero vani, anno di costruzione, categoria catastale. In particolare si vuol sapere quali sono le caratteristiche energetiche per edificio e unità immobiliari, come classe Ape, superficie disperdente opaca e trasparente, tipologia di impianto di riscaldamento, produzione di energia elettrica, consumi annui e altro. Verranno cercate informazioni anche su eventuali interventi di manutenzione.

Con questa enorme quantità di dati, il Ministero della Transizione ecologica punta a realizzare degli strumenti di consulenza e pianificazione utili a guidare i cittadini nel processo di miglioramento dei propri immobili.

Fra gli obiettivi, anche quello di intensificare il programma di riqualificazione delle strutture presenti nel Paese, creando così lavoro e avvicinandosi all'obiettivo di decarbonizzazione del comparto civile.

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