Economia

Gli assegni con "quota 100": 200 euro in meno per ogni anno

Chi lascia il lavoro 4 anni e 7 mesi prima perde almeno 300 euro. Ecco cosa cambia per chi va via prima.

Gli assegni con "quota 100": 200 euro in meno per ogni anno

Quota 100 è ormai sul campo. Di fatto il nuovo sistema previdenziale sta cominciando a muovere i primi passi e sia dal governo che dalla Ragioneria dello Stato c'è attesa per la platea degli aventi diritto. In quanti sceglieranno di andare via in anticipo? Di fatto la scelta passa principalmente da quanto si perde sull'assegno. Matteo Salvini quando è stato presentato il decretone ha assicurato che non ci saranno penalizzazioni sugli assegni. Ma attenzione: è vero che l'assegno del quotista viene incassato per un periodo di tempo più lungo rispetto a chi va in pensione a 67 anni, ma è anche vero che l'assegno con un monte contributivo più basso sarà ridotto. E dunque, come riporta ilMessaggero, è il momento di fare davvero i calcoli. La simulazione viene declinata su una paga da 1500 euro. Per chi va via con circa 1 anno e 9 mesi di anticipo, l'assegno pensionistico sarà di 1.129 euro rispetto ai 1.208 con la pensione di vecchiaia. In questo modo si perde il 6,6 per cento sull'assegno.

La musica non cambia con un anticipo pensionistico di 4 anni: l'assegno sarà di 1.133 euro contro i 1.334 della pensione in base alla legge Fornero. Il divario si allarga man mano che aumenta il periodo di anticipo: con 2 anni e 9 mesi di anticipo l'assegno sarà di 1.528 euro contro i 1.708 euro della pensione piena con un monte contributivo più alto. Infine per un quotista che lascia 4 anni e sette mesi prima, la differenza tra l'assegno con anticipo e quello di vecchiaia tocca i 3000 euro: 1.509 euro contro 1.800 euro.

Insomma Quota 100 di certo permette l'uscita a 62 anni ma in realtà svuota (e non poco) le tasche del pensionato.

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