Assocalzaturifici: slitta a maggio la Fiera Obuv Mosca

Spostato il salone della calzatura e della pelletteria che si tiene nella capitale russa. Siro Badon: "Per il made in Italy è un appuntamento irrinunciabile". Confermato l'appuntamento a Kiev in Ucraina. Rinviato a data da destinarsi quello ad Almaty in Kazakistan

Assocalzaturifici: slitta a maggio la Fiera Obuv Mosca

Nuove date per Obuv Mir Kozhi, la fiera della calzatura e della pelletteria che Assocalzaturifici organizza a Mosca: si terrà dal 12 al 15 maggio prossimi.

“In questo momento difficile - spiega Siro Badon, presidente Assocalzaturifici - segnato da una incertezza legata al propagarsi dell’epidemia del coronavirus, per poter permettere agli operatori di viaggiare in condizioni più sicure, abbiamo deciso di spostare l'evento. Obuv per il comparto calzaturiero italiano è irrinunciabile perché la Russia rappresenta, in termini di export, l’ottava destinazione per importanza con 261,47 milioni di euro a valore, 4.174.000 paia di scarpe per un prezzo medio di 62,64 euro a paia”.

“Mi auguro - aggiunge - che lo spostamento favorisca la ripresa degli interscambi con il mercato russo aiutando buyers e aziende del Made in Italy a superare questa congiuntura complessa in un Paese in sofferenza dove abbiamo registrato nell’ultimo anno un calo del -10,9% a valore e del -15,3% in quantità con pesanti ripercussioni sui distretti calzaturieri”.

"Le vendite di calzature e pelletteria Made in Italy in Russia hanno registrato a dicembre 2019 una sostanziale tenuta, in base ai dati delle Dogane russe. L'impegno dell'Ice per mantenere le quote di mercato e rafforzare l'interscambio tra Italia e Russia in questi settori di punta del nostro export verrà confermato nella prossima edizione ddi Obuv, con l'incoming di numerosi buyers selezionati da varie regioni della Russia che incontreranno le aziende italiane espositrici in incontri business mirati”, sottolinea Francesco Pensabene, direttore dell'Ufficio Ice Agenzia di Mosca.

Per quanto riguarda gli altri due appuntamenti fieristici in programma nell’area ex Csi, la rassegna Almaty in Kazakistan è slittata a data da destinarsi a causa delle rigide misure restrittive delle autorità locali, che non permettono un riposizionamento immediato. Il Kazakistan 18,82milioni di euro a valore, 258,887 paia di scarpe per un prezzo medio di 72,69 euro rappresenta il terzo paese per importanza di export in questi mercati.

Confermata invece la rassegna a Kiev dall’11 al 12 marzo prossimi, con l’Ucraina che al momento non ha sospeso alcun evento espositivo. Un segnale importante in un mercato che con 37,87milioni di euro a valore, 561.787 paia di scarpe per un prezzo medio di 67,40 euro rappresenta la seconda destinazione per l’export italiano nell’area ex sovietica.

“Il progetto espositivo La Moda Italiana ad Almaty è una piattaforma strategica per le nostre aziende di abbigliamento uomo e donna che hanno scelto di partecipare - dice Stefano Festa Marzotto, presidente di Ente Moda Italia -.

In questo momento di incertezza a livello globale, attendiamo le decisioni che verranno prese per lo svolgimento della manifestazione in Kazakistan, un paese in cui i consumatori hanno confermato negli anni un forte interesse per la moda italiana”.

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