Guida auto

Occhio alla "trappola del bollo auto": come difendersi

Prima di acquistare un mezzo usato è bene effettuare una serie di verifiche

Occhio alla "trappola del bollo auto": come difendersi

Acquistare un'auto usata significa anche porre una certa attenzione a determinati aspetti per evitare di incappare in una fregatura.

In questo campo specifico, oramai da tempo, pure il web diviene luogo di ricerca privilegiato per valutare offerte provenienti sia da privati che da aziende ed operatori del settore. Ad aiutare l'automobilista a districarsi in tale ambito intervengono alcuni siti, come ilportaledellautomobilista.it o aci.it, che consentono di effettuare delle iniziali verifiche sulla vettura in esame tramite la targa della stessa: si possono, ad esempio, mediante visura sulla banca dati del Pra, ricercare anomalie sul mezzo come nel caso dell'esistenza di un fermo amministrativo.

Si tratta, comunque, solo di una fase iniziale di verifica. È bene, infatti, prendere appuntamento col venditore per esaminare direttamente l'auto stessa ed accertarne di persona le reali condizioni. Altro suggerimento, in caso di scarsa dimestichezza del potenziale acquirente, quella di farsi accompagnare da qualcuno in grado di cogliere al meglio gli elementi di valutazione, sia esso un professionista o un amico più esperto.

Nel caso in cui il veicolo si presenti in buone condizioni, è bene procedere al controllo della documentazione di accompagnamento e del chilometraggio reale. Appoggiandosi ad un'agenzia di pratiche auto, si potrà accedere alla banca dati del Pra per verificare quanti effettivi proprietari il mezzo ha avuto in precedenza e se su di esso gravino ipoteche o fermi amministrativi: un'operazione, questa, che può costare tra 10-15 euro. Il controllo può essere effettuato dallo stesso potenziale acquirente accedendo direttamente al sito dell'Aci: così facendo si può anche risparmiare.

Bollo auto

Altro aspetto da verificare è la scadenza del bollo, sulla quale si può indagare online inserendo la targa del mezzo sul portale dell'Aci o su quello dell'Agenzia delle entrate. È un passo molto importante, dato che l'imposta non "segue" l'auto ma il suo proprietario. Nel caso di un’auto usata, quindi, è tenuto a versare il bollo auto colui il quale risulta proprietario l’ultimo giorno utile per effettuare il pagamento (ovvero l’ultimo giorno del mese successivo a quello dell'immatricolazione). Unica eccezione in tal senso la Lombardia, dove a pagare la tassa è chi risulta proprietario il primo giorno utile per il pagamento (quindi il primo giorno del mese successivo a quello d'immatricolazione).

Lombardia a parte, quindi si può prendere per esempio la vendita di un usato il 31 gennaio con bollo in scadenza proprio a gennaio: verserà il bollo auto l'acquirente, in quanto intestatario del mezzo in data 28 febbraio (mese successivo alla scadenza).

Nel caso in cui la vendita avvenisse il 1 marzo, il pagamento spetterebbe al vecchio proprietario, pur non usufruendo del mezzo, in quanto ancora intestatario al 28 febbraio (ultimo giorno di scadenza dell'imposta).

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