Le aziende scommettono su benefit e flessibilità

Nei contratti cresce l'attenzione alla sanità integrativa e a come conciliare lavoro e famiglia

Le crescenti spese per pensioni, assistenza e sanità hanno ridotto all'osso gli spazi per il welfare nel bilancio pubblico. Ecco, quindi, che nell'universo delle imprese si è aperta una nuovo spazio di contrattazione che riguarda proprio quel welfare cui lo stato non può far fronte. È quanto emerge dal secondo rapporto «Welfare Index Pmi» curato da Innovation Team per Generali Italia su un campione di oltre 3.400 aziende rappresentative di tutti i cinque settori produttivi in collaborazione con Confindustria, Confartigianato, Confagricoltura e Confprofessioni. La ricerca ha monitorato le iniziative delle imprese in dodici aree (dalla previdenza integrativa fino all'assistenza e alla cultura) evidenziando che il 58,1% del campione analizzato offre almeno tre delle dodici possibili alternative nella contrattazione di secondo livello. Il 18,3% delle imprese integra inoltre i benefit con almeno sei piani di welfare.

Le aree che sono cresciute di più rispetto all'indagine del 2016 sono la sanità integrativa (dal 39 al 47%), la conciliazione vita-lavoro (dal 22 al 31%), tramite flessibilità dell'orario e dell'organizzazione del lavoro e il welfare territoriale (dal 15 al 23%), ossia l'erogazione di contributi al volontariato e ai centri ricreativi. La diffusione territoriale delle iniziative non cambia tra Nord, Centro e Sud, ma in base alle dimensioni delle imprese. Si passa, infatti, dal 23,7% delle imprese con meno di 10 addetti, fino al 72,4% delle imprese tra 100 e 250 addetti.

Questo significa che le pmi hanno il problema di come strutturare il welfare aziendale non solo a livello di risorse, ma anche di competenze interne. Il servizio Welfare Hub, realizzato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Seri Jakala, va in questa direzione: il dipendente potrà utilizzare una quota o il totale del credito welfare a disposizione scegliendo tra una vasta gamma di voucher a disposizione pervisite specialistiche ed esami clinici. Inoltre è disponibile una vetrina di soluzioni assicurative in cui i lavoratori possono trovare risposta ai propri bisogni: dalla protezione della casa, della famiglia, compresi gli animali domestici, ai propri risparmi al futuro scolastico dei figli.

L'offerta è pensata per tutte le aziende che già mettono in pratica piani di welfare finalizzati all'erogazione di flexible benefits per i propri collaboratori, ma anche per le imprese piccole, medie e grandi, che, pur non avendo ancora attivato queste politiche, siano orientate a cogliere le opportunità ed i vantaggi della normativa fiscale. L'accordo triennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria prevede, inoltre, lo sviluppo di piattaforme di welfare in grado di soddisfare i nuovi bisogni legati ai cambiamenti degli stili di vita.

Intesa Sanpaolo ha, infine, istituito, con la Fondazione Bellisario, la prima edizione del premio Women Value Company dedicato alle aziende che hanno saputo attuare politiche e strategie per la conciliazione vita-lavoro.

OL

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