Banche, rischio "bail in" anche per Pop Vicenza

Banche, rischio "bail in" anche per Pop Vicenza

Un'altra banca italiana a rischio bail in, il meccanismo per cui azionisti, obbligazionisti e correntisti sopra i 100mila euro sono chiamati a risanare i debiti di un istituto. È la Banca Popolare di Vicenza, su cui ieri la procura ha aperto un'inchiesta per associazione a delinquere e finita nel mirino di Bce e Bankitalia.

E proprio dall'Eurotower parte l'allarme, come racconta oggi La Stampa: senza una trasformazione in società per azioni, quotazione in Borsa e soprattutto aumento di capitale, la Banca rischia di essere messa in risoluzione con la conseguenza che scatterebbe il meccanismo del bail in. "Bpvi è a un bivio", si legge in una lettera inviata dalla Bce, "Nel caso in cui uno qualsiasi degli elementi del progetto non fosse approvato e la banca non rispettasse i requisiti patrimoniali, si renderebbe necessario adottare misure di vigilanza, incluso l’esercizio dei poteri previsti dal Testo Unico Bancario". Cioè - appunto - il salvataggio dall'interno.

Per capire cosa succederà, bisogna aspettare sabato, quando si riuniranno i soci per

14.608px; line-height: 1.538em;"> approvare il piano di risanamento dell’istituto, che comprende appunto la trasformazione in spa, un aumento di capitale da 1,75 miliardi e la quotazione in Borsa.

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