Banche, le sofferenze al test del Forex

Credito Venerdì e sabato il convegno a Bergamo. Attesa per le parole di Visco sul nodo delle "coperture"

Banche, le sofferenze al test del Forex

Non solo Monte Paschi. Sabato prossimo quando il governatore di Bankitalia Ignazio Visco prenderà la parola dal palco del Forex, l'attenzione del mercato oltre che sullo scandalo derivati che sta scuotendo Siena (non senza ricadute sulla reputazione del sistema), sarà concentrata sul nodo delle sofferenze che pesa sui bilanci degli istituti di credito: 122 miliardi già a fine novembre, per un incremento del 17,5% su base annua. Un macigno, provocato della difficoltà di famiglie e imprese a restituire il denaro ricevuto in prestito sotto forma di mutui o di altri finanziamenti. Ad ascoltarlo nell'auditorium della Fiera di Bergamo ci saranno i vertici di tutte le principali banche italiane.
Gli analisti sono in attesa di capire quale sarà la direzione suggerita al sistema, a partire dalla possibile stretta sui livelli di «copertura» delle sofferenze: Deloitte calcolava che a fine 2011, le prime cinque banche italiane avessero crediti deteriorati e non performing loans per il 65% del capitale regolamentare e che il grado di copertura sui crediti si fosse ridotto del 6,6%. In sostanza già un anno fa servivano almeno 5,5 miliardi di ulteriori accantonamenti per riportare gli indicatori ai livelli pre-crisi, e la situazione non può che essersi complicata, «mangiando» ulteriori risorse, vista la battuta d'arresto subita dall'economia italiana a causa prima della guerra al debito sovrano europeo e poi della cura a base di sole tasse confezionata dal governo di Mario Monti.
Ad aumentare i problemi c'è poi l'attuale disequilibrio costi-ricavi più volte denunciato dal vertice dell'Abi nei propri documenti interni: la prima sfida è trasportare nel sistema bancario l'accordo sulla produttività licenziato dall'esecutivo uscente, ma è probabile che in prospettiva, si cercherà anche di convincere i sindacati ad accettare sostanziali modifiche negli automatismi economici oggi contenuti nel contratto nazionale; così da «de-centralizzarli» e renderli almeno in parte oggetto delle singole trattative aziendali.
Il rigido cerimoniale prevede l'intervento di Visco alle 11.30, subito dopo il saluto delle autorità locali, del presidente di Ubi Banca Emilio Zanetti, che ospita la diciannovesima edizione del convegno degli operatori finanziari e la relazione del presidente Assiom-Forex, Giuseppe Attanà. La manifestazione, che si apre il vernerdì con workshop specifici tra il brulicare degli espositori (una quarantina gli stand presenti), sarà poi l'occasione per la prima uscita pubblica di Antonio Patuelli, chiamato in tutta fretta alla presidenza di Palazzo Altieri dopo l'addio di Giuseppe Mussari davanti al terremoto Mps.

Patuelli, braccio destro di Giuseppe Guzzetti all'Acri e autore del «lodo» che ha deciso l'alternanza tra grandi e piccole banche alla guida dell'Abi, debutterà proprio nel Forex sponsorizzato da Ubi, che è stata la «casa» di un altro presidente dell'associazione: Corrado Faissola, da poco scomparso.

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