Più che un buco, è una voragine da 12,8 miliardi di sterline. Una montagna di quattrini che manca all'appello nei conti di Barclays a causa dei criteri di patrimonializzazione prudenziali pretesi dalle autorità della Gran Bretagna entro metà 2014. Così, l'istituto britannico è corso ai ripari annunciando ieri un aumento di capitale di 5,8 miliardi di sterline, sostanzialmente in linea con le indiscrezioni già circolate nei giorni passati. Il problema è che per rendere attraente questa raccolta di fondi la banca ha deciso di praticare un fortissimo sconto sulle azioni di nuova emissione: per ogni quattro azioni già esistenti l'intenzione è quella di emettere un nuovo titolo a 185 pence, ossia un 40,1% in meno rispetto alla chiusura di lunedì scorso, quando in Borsa il titolo - sulla scia dei rumor circolati sull'ammanco - aveva già subito netti cali. Ma la reazione di ieri del mercato è stata ancor è stata netta e negativa: a fine giornata, le azioni Barclays hanno ceduto il 6%, probabilmente anche per effetto dei risultati semestrali della banca, che a fine giugno a visto calare da 4,3 a 3,5 miliardi gli utili, un po' peggio delle stime degli analisti. All'inizio della settimana le indiscrezioni di stampa sull'operazione di ricapitalizzazione avevano contribuito a creare tensioni su tutto il comparto bancario europeo.
Oltre all'aumento di capitale, allo scopo di raggiungere i requisiti di rafforzamento patrimoniale richiesti, Barclays conta di emettere altri 2 miliardi di sterline in bond, disfarsi di attività per 2-2,5 miliardi e effettuare accantonamenti di utili.Barclays aumenta il capitale, titolo a piccoBuco di bilancio
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