Economia

Bioedilizia neo-motore dell'immobiliare

Cambia il modello di sviluppo delle città. Il progetto di Covivio a Milano

Bioedilizia neo-motore dell'immobiliare

Cambia il modello dello sviluppo immobiliare nelle città. Finora era il piano finanziario a dettare le realizzazioni, oggi la regina è l'idea: se il progetto lo merita, il denaro per realizzarlo lo si trova sempre. Milano, in questo senso, è la città italiana all'avanguardia, perché molte delle nuove realizzazioni sono nate con obiettivi urbanistici, sociali, ambientali, economici del tutto innovativi. Un convegno organizzato da Covivio, nell'ambito della «Milano Green Week», ha rilevato come il disegno comune di sviluppo delle città europee sia proiettato in un futuro di largo respiro e, a differenza del passato, da una collaborazione tra enti pubblici e privati. Covivio di cui è ceo Italia Alexei Dal Pastro (nella foto) - è il gruppo immobiliare europeo nato dalla fusione per incorporazione di Beni Stabili in Foncière des Régions (avvenuta a fine 2018). Il primo azionista singolo del gruppo - quotato a a Parigi e a Milano - è con il 26%, è la Delfin di Leonardo Del Vecchio. Con oltre 23 miliardi di patrimonio, Covivio è l'operatore europeo di riferimento negli uffici, hotel e nel residenziale.

L'innovazione e cioè l'idea, appunto è centrale nelle nuove realizzazioni. Un tempo il privato aveva sostanziale libertà di intervento nelle aree di sua proprietà, oggi l'ente pubblico gli chiede conto di che cosa vorrà realizzare e sceglie il progetto migliore. Ieri è stata portata l'esperienza di Parigi, illustrata da Lily Munson, consigliere all'urbanistica della capitale francese: la città sta reinventando gli spazi urbani e recuperando aree e strutture dismesse. Sempre con un occhio all'utilizzo e al sociale. Qualche esempio: un tratto di lungosenna finora praticato dal traffico automobilistico è stato «restituito» alle passeggiate dei cittadini; un'area periferica in disuso è stata riqualificata con edifici residenziali e con la piantumazione di mille alberi; un collettivo di associazioni ha sviluppato un'area ex ferroviaria, dandole finalità agricole; un vecchio ospedale dà ora accoglienza a 1.600 persone. Sono 23 i progetti in corso, ai quali ora si aggiunge una nuova tornata dedicata al recupero del sottosuolo, a cominciare da stazioni e tunnel della metropolitana dismessi.

A Milano questa nuova architettura delle idee e della sostenibilità si riflette nelle realizzazioni di Covivio, che nel proprio sito di via Serio, nell'area dello scalo ferroviario di Porta Romana, sta dando vita al progetto Vitae, un grande edificio «eco», avvolto dal verde, con una lunga passeggiata scandita dalle piante di vite, strutture in legno e una ampia piazza, vero polmone di socialità.

Un edificio nel nome delle «biofilia».

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