La storia è vera ed è la seguente: un piccolo imprenditore polacco da cameriere a Londra passa a gestire alcuni siti che vendono in franchising biglietti della lotteria. I suoi clienti target sono in Norvegia, Svezia, Finlandia, paesi ricchi, in cui gran parte della popolazione risiede in piccoli centri o comunque fuori dalle attrazioni più comuni e il gioco d’azzardo on line impazza. Guadagna i primi 100.000 euro e che fa ? Investe nei bitcoin senza capire niente. Risultato dopo qualche anno 10.000.000 di euro. Sì, hai letto giusto, 10.000.000 euro. Tu penserai che si è sistemato per tutta la vita e che passerà la fine dei suoi giorni con starlette, champagne e resort di lusso. Niente di tutto questo. Inizia l’incubo. Dunque lui è cittadino polacco legalmente residente in Gran Bretagna ma commette l’errore, quando arriva a 1.000.000 di euro, di trasferire la residenza in Thailandia. E quale banca crede ad un cittadino polacco residente in Thailandia che ha guadagnato 10.000.000 di euro con il bitcoin, non svolge nessuna attività lavorativa e passa le giornate ad annoiarsi nei night club di Pataia ? Chi è questo signore ? Un criminale ? Un trafficante di droga ? Il direttore fiananziario dell’ISIS ? Problemi di antiriciclaggio iniziano a sommarsi a problemi fiscali perché ogni paese (Polonia, Regno Unito e Thailandia) vuole un pezzo di tasse sui 10.000.000 di euro che sono sempre un bel gruzzoletto. Allora lui inizia a peregrinare tra un paradiso fiscale e l’altro, tutti gli promettono che se diventa residente a Panama (comprando ad esempio una casa) o in Belize (comprando un hotel) o nell’Isola di Man affittando una villa e comprando una barca colà ormeggiata, poi tutto è semplice. Un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Ma quando i 10.000.000 di euro debbono entrare sul conto corrente tutti si danno alla fuga perché il dubbio è sempre quello: di chi sono quei 10.000.000 di euro ? La domanda è mal posta però perché il succo del discorso è un altro: è mai possibile che un umano guadagni 10.000.000 di euro con un capitale di 100.000 euro in poco tempo ? Questa storia, che è vera come è vera il personaggio di cui parlo a cui ho anche stretto la mano, è stata la miccia che mi ha portato per la prima volta ad ascoltare chi mi parlava dei bitcoin. Oggetto nuovo, misterioso, la cui comprensione necessita anche di conoscenze tecniche che io non ho. Oggetto nuovo e misterioso che come tutte le cose nuove e misteriose è al centro di diverse truffe che spopolano in rete. Gli ordinamenti legali sono conservatori per definizione e la legge si adegua alla novità sempre in ritardo. Quindi chi vende compra o comunque produce bitcoin giace in un limbo che sempre più viene normato ma che dire che sia chiaro e lampante è davvero eccessivo. E’ stato quando mi hanno raccontato la storia che io vi ho appena raccontato che ho iniziato a guardare distrattamente il grafico del bitcoin. Un grafico che proprio ora ha prodotto un segnale potentissimo che è la rottura della equity line che aveva delineato il movimento ribassista. Dicono che alcuni modelli matematici prevedano la salita fino a 50.000 dollari del bitcoin con un rendimento del 400% in poco tempo. Non so quanto di tutto è vero in questa previsione che vi sto raccontando e ve la racconto in punta di piedi perché manco io ci credo troppo.
La triste verità è che anche io stesso sono spesso in ritardo con questi nuovi fenomeni e sono in ritardo semplicemente perché nel nuovo spesso si nasconde il falso. Se questo sia o non sia il caso ve lo racconterò se e quando il bitcoin arriverà a 50.000 dollari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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