Economia

Bonus 200 euro agli autonomi: l'erogazione slitta a novembre

Manca ancora il decreto attuativo e il Bonus 200 euro slitta. Domande al via dalla prossima settimana, l’erogazione potrebbe slittare a novembre. Ecco cosa sappiamo

Bonus 200 euro agli autonomi: l’erogazione slitta a novembre

Prima il 15 settembre, poi una data da destinarsi ma comunque almeno a partire dal 20 dello stesso mese. Ora un ulteriore rinvio, questa volta a novembre. Il giorno in cui gli autonomi potranno inviare le richieste per ottenere il Bonus da 200 euro tarda ad arrivare e sta percorrendo una strada lastricata di polemiche.

Il decreto attuativo non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e, considerando anche che le casse previdenziali necessitano almeno un paio di giorni per finalizzare l’organizzazione necessaria alla ricezione delle richieste dei cittadini, c’è il rischio che non ci sia il tempo utile per avviare la procedura prima del 23 settembre, ultimo giorno lavorativo utile prima del voto.

L’iter del decreto attuativo

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando ha firmato il decreto lo scorso 10 agosto, mettendo così in moto l’iter burocratico che esige il benestare della Corte dei conti che è arrivato lo scorso 13 settembre. Si attende quindi soltanto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, cosa che potrebbe avvenire già nelle prossime ore, permettendo agli enti previdenziali di accettare le richieste a partire dalla settimana prossima e fino alla fine del mese di ottobre. L’erogazione del bonus avverrebbe, così, entro la fine del mese di novembre.

Il Bonus 200 euro per gli autonomi non è stato esente da critiche, su tutte quella di Confcommercio preoccupata che i 600 milioni di euro stanziati non fossero sufficienti per erogare il bonus ai 3,4 milioni di lavoratori autonomi.

La corsa al click day, al meccanismo secondo il quale vengono evase le richieste seguendo l’ordine con cui sono state inoltrate e non soddisfacendo quelle per le quali non c’è più copertura finanziaria (una sorta di “chi prima arriva, meglio alloggia) è stata scongiurata dall’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali private la quale, dopo una riunione tecnica con l’Inps, ha garantito che i fondi saranno sufficienti per tutta la platea.

Il bonus 150 euro

Il decreto Aiuti ter prevede, per gli autonomi così come per i dipendenti e i pensionati, un ulteriore contributo di 150 euro. Le casse di previdenza stanno valutando l’idea di unificare le richieste, tenendo però conto che hanno diritto al bonus da 200 euro gli autonomi con un reddito 2021 inferiore ai 35mila euro, mentre il limite per accedere al bonus da 150 euro è accessibile a chi ha un reddito inferiore ai 20mila euro.

L’Inps ha già fatto sapere che svolgerà controlli minuziosi in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, per limitare la diffusione della “furbizia da contributo”.

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