Borsa italiana del legno, siglato il primo contratto

La partita di abete rosso del Trentino sarà utilizzato per realizzare il tetto di un'abitazione. Da oggi è più facile utilizzare il legname nazionale grazie alla nuova piattaforma di incontro tra domanda e offerta, riducendo le importazioni di questa preziosa materia prima

Borsa italiana del legno, siglato il primo contratto

Arriva dal Trentino, l’abete rosso che lascerà Borgo Chiese in direzione autostrada A4 per dare vita ad un nuovo tetto di una abitazione privata. È stato infatti chiuso infatti il primo contratto sulla piattaforma digitale della Borsa Italiana del legno, il nuovo strumento elaborato con la collaborazione di Borsa Merci Telematica e con il supporto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Uncem che ha lo scopo di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di prodotti a base di legno, alimentando e facilitando lo sviluppo delle filiere di prossimità.

tetto legno

“Questa è la dimostrazione con l’abete nazionale, se opportunamente conosciuto e valorizzato, è senza dubbio concorrenziale sia per prestazioni che per qualità estetica rispetto a quello estero. Con lo strumento della Borsa oggi è possibile dare maggior impulso e sviluppo alle nostre filiere avvicinando il bosco al comparto delle prime e seconde lavorazioni - commenta Angelo Luigi Marchetti, presidente di Assolegno -. Con la piattaforma della Borsa Italiana del legno si vuole andare a costituire dei distretti industriali sul territorio che riescano a parlarsi e a conoscersi, proprio nell’ottica di andare a definire un Cluster nazionale”.

Assolegno infatti stima che diminuire solamente della metà le importazioni di legnami dall’estero potrebbe dirottare circa 600 milioni di euro provenienti da risorse private verso gli stessi territori montani che a loro volta potrebbero generare ulteriori economie di scala valorizzando le imprese e l’utilizzo di legname nazionale.

Della stessa opinione Mirella Lombardi, titolare della Segheria Lombardi Franco, venditrice del dell’abete rosso: “Avere a disposizione uno strumento digitale, quale la Borsa Italiana del Legno, significa implicitamente arrivare ad essere presenti su tutto il territorio nazionale per una segheria come la nostra.

È oggi quantomai necessario riuscire a ricostruire un tessuto della nostra filiera che avvicini gli anelli e che possa essere motore propulsivo di un’economia montana, oggi quantomai importante in un’ottica di transizione ecologica del nostro Paese”.

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