Economia

La Borsa promuove Nexi. Ma c'è il nodo del debito

Il gruppo punta a creare nuova liquidità per 2,8 miliardi. La gara per gli asset di Sabadell

La Borsa promuove Nexi. Ma c'è il nodo del debito

Ricavi in aumento oltre le attese e un tesoretto da 2,8 miliardi di euro per acquisti, dividendi e abbattimento del debito. Il nuovo piano industriale di Nexi, presentato ieri al Capital Markets Day, ha convinto il mercato che ha premiato l'azienda dei pagamenti con uno scatto borsistico del 2,69% a 8,64 euro (arrivato però anche fino a un picco del 7%). Il titolo, comunque, rimane ben lontano dai massimi del luglio 2021, a oltre 19 euro per azione.

Nel dettaglio, la società guidata dall'amministratore delegato Paolo Bertoluzzo prevede, nel suo piano strategico al 2025, ricavi ed ebitda (il margine operativo lordo) in crescita rispettivamente di circa il 9% e del 14% medio annuo. A cui si aggiunge un corposo incremento anche dell'utile per azione: +20 per cento. Numeri superiori alle stime del consensus. Per il 2023, invece, il gruppo si attende una crescita dei ricavi di almeno il 7% e un aumento dell'ebitda a doppia cifra.

In virtù di questi risultati la società avrà a disposizione nell'arco del piano un'extra flusso di cassa di oltre 2,8 miliardi di euro, di cui circa 600 milioni verranno generati nei prossimi tre anni. Questo darà a Nexi la possibilità di scegliere se destinarlo a «ridurre il debito, perseguire opportunità di M&A strategiche o se restituire il capitale agli azionisti attraverso operazioni di buyback o dividendi».

Come si legge sul sito ufficiale di Nexi, a marzo 2022 il debito finanziario netto era a 5,06 miliardi. La società però ha intenzione di agire per ridurlo. In tal senso, Nexi ha avviato un'offerta parziale di acquisto del bond da 825 milioni al 2024 e di quello da 1,05 miliardi al 2026 emessi nell'ottobre 2019 e nell'aprile 2021 con l'obiettivo, spiega una nota, «di ridurre i rimborsi in occasione delle prossime scadenze della società, gestire proattivamente le proprie passività finanziarie ed estendere la vita media dell'indebitamento». Il periodo di adesione, iniziato ieri, avrà termine il 4 ottobre 2022.

Per il futuro, invece, il gruppo prevede sinergie in aumento con Nets e Sia: alla fine del 2022 si stima che saranno in totale 105 milioni, ma al 2025 aumenteranno fino a raggiungere i 405 milioni.

Infine, per quanto riguarda il capitolo acquisizioni, il gruppo è in gara in Spagna per le attività di pagamento del Banco Sabadell: Nexi dovrà battere la concorrenza della francese Worldline e della statunitense Fiserv. Per il futuro, l'ad rimane cauto. «Al momento non penso che faremo grandi cose», ha precisato Bertoluzzo.

L'interesse, tuttavia, sarà orientato principalmente verso le merchant solutions (i prodotti a disposizione degli esercizi commerciali, ndr) e aree geografiche in cui Nexi non è ancora presente.

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