Burocrazia, professionisti nei guai per 26 euro

Burocrazia, professionisti nei guai per 26 euro

Burocrazia kafkiana, lungaggini inutili, sanzioni esagerate: i revisori contabili sono sul piede di guerra. Un semplice trasferimento di gestione che riguarda il registro della categoria- dal ministero della Giustizia a quello delle Finanze - si è trasformato in un'odissea di adempimenti, tale da esasperare perfino una classe di professionisti abitualmente pazienti, abituati come sono a decifrare le minuzie dei bilanci. E non li consola certo lo sconto infinitesimale sul contributo annuale.
«Fino a oggi l'iscrizione all'Albo costava 26,84 euro - racconta un esponente di primo piano della categoria, il professor Maurizio Paternò di Montecupo -: dal prossimo anno il contributo è stato portato a 26 euro, gratificando la categoria di un considerevole risparmio di 0,84 centesimi. In compenso, la norma di modifica contiene sanzioni in caso di mancato pagamento che definire spropositate è un eufemismo. Passati tre mesi dalla scadenza prevista, infatti, viene concesso un termine massimo di trenta giorni per effettuare il versamento, naturalmente con gli interessi di mora e le spese di riscossione». E non finisce certamente qui. «Dopo di che, via libera all'escalation dei provvedimenti: sanzione amministrativa pecuniaria da mille a 150mila euro, revoca di uno o più incarichi di revisione legale, divieto di accettare nuovi incarichi per tre anni fino alla sospensione e cancellazione dal registro. Tutto questo per 26 euro. Non è prevista la pena di morte solo perché in Italia non c'è!», è l'ironica quanto amara conclusione del professor Paternò. Ma il minaccioso elenco, degno di una grida manzoniana, è solo la punta di un iceberg cartaceo. Il passaggio dal vecchio al nuovo registro, infatti, non avviene semplicemente d'ufficio.
I «vecchi revisori», infatti, dovranno comunicare al ministero dell'Economia, nuovo titolare del registro finora gestito dai dottori commercialisti, tutta una serie di dati personali, anagrafici e non.
Altrimenti, scatta l'iscrizione d'ufficio, e si rischiano, ancora una volta, le sopradescritte sanzioni. Come trasmettere le informazioni, però, ancora non si sa: il provvedimento specifico deve ancora essere emanato.


Si sa, in compenso, che anche il piccolo sconto sul contributo, in futuro, potrebbe sparire: l'importo infatti «potrà subire un aggiornamento annuale - recita il decreto del ministero dell'Economia - in base alle esigenze di copertura delle spese del Registro».

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