È caccia ai diritti Carige Si guarda ai Malacalza

Mani forti sui titoli in Piazza Affari, hedge in manovra. E Generali ha il 5%

Caccia grossa ai diritti per partecipare all'aumento di capitale di Carige. Nell'ultimo giorno di trattazione in Borsa, gli investitori si sonostrappati di mano i titoli, facendone decollare le quotazioni a Piazza Affari (+14,86% a 2,86 euro). I volumi sono stati imponenti: i quasi 20 milioni di diritti scambiati rappresentano il 17% del nuovo capitale di Carige. Gli occhi del mercato restano puntati sulle manovre di Vittorio Malcalza, primo socio della banca ligure con il 14,9% dopo il tramonto della Fondazione Carige. Lo stesso imprenditore non ha mai nascosto la disponibilità a rafforzarsi fino alla soglia dell'Opa (24,9%): Malacalza può arrivare fino al 20% senza ottenere una nuova autorizzazione da parte di Bankitalia.

L'altro indiziato è Gabriele Volpi, l'imprenditore petrolifero proprietario dello Spezia calcio, potrebbe aver rastrellato diritti allo scopo di arrotondare la quota, potenzialmente incrementabile fino al 10 per cento. Potrebbe poi arrotontare anche Aldo Spinelli.

In attesa di capire quali sviluppi avrà il derby tra i due soci di Carige, entrambi molto liquidi, nel capitale della banca sono spuntate a sorpresa le Generali, attraverso Generali Investments Sicav. La quota - frutto di un'opportunità di investimento senza ambizioni di governance - è rotonda (il 5,1%) ma la sua futura consistenza dipenderà dalla disponibilità della controllata del Leone di seguire l'aumento, pena una diluizione allo 0,6%. In ogni caso la corsa ai diritti - a cui si sono accodate le azioni (+4,83% a 1,62 euro) - segnala un forte interesse su Carige, a cui non sono estranei anche i fondi hedge internazionali.

«È una notizia positiva, siamo molto contenti», ha commentato il presidente Carige, Cesare Castelbarco Albani, che con l'ad Piero Montani sta tirando l'istituto ligure fuori dalle secche dopo la gestione di Giovanni Berneschi e la bocciatura riservata dalla Bce agli stress test.

Chiusa la trattazione dei diritti, c'è tempo fino al 25 giugno per esercitarli e sottoscrivere le nuove azioni (sette per ogni diritto al prezzo di 1,17 euro l'una).

E se l'aumento da 850 milioni dovesse registrare il tutto esaurito, non ci sarà bisogno dle consorzio di garanzia e nel giro di qualche giorno verrà alla luce la nuova mappa dell'azionariato della banca. Prima dell'avvio dell'aumento le azioni Carige valevano 5,6 euro. Ieri la somma del diritto e dell'azione, è scesa a 4,48 euro, con una perdita complessiva del 20%.

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