Economia

Caf senza fondi: "Da giugno l'Isee si paga"

Sono praticamente finite le risorse per la convenzione. Se il governo non interviene, fare l'Isee al Caf costerà circa 25 euro

Caf senza fondi: "Da giugno l'Isee si paga"

Proprio a ridosso della scadenza per fare domanda per l'assegno unico e universale e non perdere gli arretrati, si rischia che l'Isee non sarà più gratis dalla metà di giugno. Il rischio è più che concreto e potrebbe avvenire proprio nella stagione delle dichiarazioni dei redditi.

Sono stati i Caf, ossia i centri di assistenza fiscale che si occupano tra le varie cose anche di questo adempimento, a lanciare l'allarme. Ricordiamo che la dichiarazione Isee è necessaria per accedere a diverse prestazioni sociali, in primis il reddito di cittadinanza. Ma anche per le tariffe agevolate degli studenti: asili nido, mense scolastiche e rette universitarie. Oltre che quasi tutti gli ultimi bonus entrati in vigore. Viene poi utilizzato per quantificare l'importo dell'Auu, l'assegno unico universale. L'Isee, infatti, tiene conto dei redditi della famiglia e del suo patrimonio, compresi gli immobili.

Da gennaio ad oggi sono stati compilati 7.800.000 di Isee, il 42% in più rispetto allo scorso anno, e la previsione è che si arrivi a 10 milioni. Questa operazione è possibile farla in autonomia attraverso il sito dell'Inps ma la maggior parte degli italiani preferisce affidarsi al Caf. Tutto ciò ha creato un problema: lo Stato riconosce ai centri di assistenza 16 euro per ciascuna dichiarazione. Oggi, però, per i cittadini la compilazione è gratuita. Con i numeri attuali le risorse stanziate si esauriranno nei primi giorni del prossimo mese.

Cosa accade

Il presidente della Consulta nazionale dei Caf, Giovanni Angileri, spiega sul Messaggero: "C'è un tavolo di monitoraggio, quando sarà confermato che la convenzione deve essere sospesa noi non potremo che fermarci". Perciò gli utenti potranno decidere se rinunciare al servizio oppure pagarlo. Il prezzo difficilmente scenderà sotto i 20-25 euro. "Se non ci saranno fatti nuovi il pericolo è che vada a finire così - continua Angileri - e non possiamo nemmeno escludere che singoli centri chiedano corrispettivi ancora più alti".

Ora chi deve decidere, dopo il dialogo tecnico con l'Inps, sono i ministri competenti. Il 25 maggio è previsto un tavolo con il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. Si resta in attesa, invece, per il colloquio con il ministero del Lavoro. Una volta trovata la quadra politica spetterà al ministero dell'Economia reperire i fondi.

Si riflette poi su una soluzione in grado di non far trovare i cittadini di fronte a una disparità di trattamento tra chi ha avuto il servizio gratuitamente e chi invece si troverebbe costretto a pagare.

L'assegno unico universale

Chi presenterà la richiesta dell'assegno unico e universale entro il 30 giugno avrà diritto agli arretrati da marzo. Mancano ancora svariate centinaia di migliaia di potenziali beneficiari.

Nella maggior parte dei casi dovranno fare l'Isee ed è probabile che buona parte di questi si decideranno a compilare tutti i dati negli ultimi giorni disponibili.

Commenti