La mini-accelerazione di agosto non si è ripetuta: complice il raffreddamento dei prezzi della benzina e dei prodotti energetici in generale, in settembre linflazione ha ripreso a scendere, riportandosi in linea con landamento nella zona euro nonostante un fronte «caldo» come il comparto scuola, in coincidenza con lapertura del nuovo anno scolastico.
I dati provvisori comunicati ieri dallIstat (quelli definitivi saranno resi noti a metà ottobre), indicano un calo dello 0,2% rispetto ad agosto, quando il carovita era salito dello 0,3%, mentre su base annua si conferma il trend di graduale ripresa (+0,2%). Allinterno di Eurolandia linflazione è più o meno sugli stessi livelli (-0,3% landamento congiunturale) e dunque decisamente lontana dal limite del 2% tollerato dalla Bce. Un tetto che, almeno nel breve periodo, non dovrebbe essere avvicinato. Jean-Claude Trichet, numero uno dellistituto di Francoforte, ha comunque ricordato martedì scorso che larea non corre il rischio di uno scivolamento nella deflazione. La discesa dei prezzi al consumo in Italia questo mese è stata determinata in particolare dalla componente energetica, il cui peso sul paniere corrisponde al 25%. I listini della benzina sono infatti calati dell1% rispetto ad agosto e dell11% se confrontati con quelli di un anno fa. Meno caro anche il gasolio, che ha segnato una diminuzione dello 0,9% su base mensile e del 20,5% su base annua. Complessivamente i prezzi dei prodotti energetici sono diminuiti dello 0,5% congiunturale e dell11,4% tendenziale. Per quanto riguarda i beni alimentari, rallenta landamento dei prezzi di pane e cereali, che a settembre sono aumentati dello 0,6% su base annua (ad agosto erano cresciuti dell1%). Ritocchi al rialzo per i prezzi di salumi, formaggi e bevande. Si risparmia un po, rispetto al mese scorso, acquistando pesce fresco (-0,7%) e verdure (-0,2%).
Più complicato invece spendere meno per vestirsi. Leffetto «nuove collezioni» ha infatti provocato un rincaro dello 0,3% nel settore dellabbigliamento, che incide per il 9% sul paniere. Colpisce però soprattutto il balzo allinsù dei prezzi di libri di testo, rette scolastiche e spese per listruzione.
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