Malacalza chiusi a riccio anche ieri dopo il lungo summit con gli avvocati dello studio Bonelli Erede Pappalardo di Milano. Dalla famiglia genovese, in guerra con Marco Tronchetti Provera sul debito Camfin e nell'occhio del ciclone a causa delle indiscrezioni, mai smentite, a opera dell'hacker «Mr. Bean», nessun comunicato o accenno sull'eventuale linea strategica concordata con i legali.
Il silenzio di Vittorio Malacalza e figli è comunque risultato assordante per la Borsa, visto che il titolo Camfin ha guadagnato quasi il 12% a fronte di una giornata tutt'altro che esaltante per Piazza Affari.
A incidere sono stati i particolari del «no» dei genovesi al bond votato dal cda di Camfin, pubblicati da Indymedia. La Consob, dal canto suo, ha avviato tutte le verifiche del caso a proposito della lettera, pubblicata sempre dal sito, in cui Davide Malacalza si lamenta con Tronchetti Provera, in quanto presidente di Prelios, di aver ricevuto troppo tardi la semestrale della società immobiliare e in una versione diversa da quella poi pubblicata. Gli accertamenti, in proposito, mirano a chiarire se, in via preliminare, siano stati forniti dati incompleti. Ma, più in generale, l'Autorità guidata da Giuseppe Vegas vuole andare a fondo per capire se il pirata informatico «Mr. Bean» non abbia anche messo mano ai documenti in questione per modificarne alcuni passaggi.
L'iniziativa si affianca a quelle già avviate dopo gli esposti dei due soci sulla vicenda della diffusione di documenti riservati. Intanto è ripartito, alla luce del balzo di Camfin, anche il monitoraggio degli scambi.
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