Camfin, ok al patto «breve» Pirelli I Malacalza disertano la riunione

Camfin, ok al patto «breve» Pirelli I Malacalza disertano la riunione

Giornata intensa per il riassetto della galassia che fa capo a Marco Tronchetti Provera. Ieri mattina si è riunito il board di Camfin, la diretta controllante di Pirelli, per fare il punto della situazione dopo i recenti sviluppi riguardanti la Bicocca e, soprattutto, dopo la rottura (quasi) definitiva con la famiglia Malacalza. Né Vittorio né il figlio Davide, vicepresidente della società hanno partecipato. In loro rappresentanza solo Antonio Castelli.
Nel dettaglio, il consiglio ha affrontato il riassetto di Prelios, dopo l'accordo quadro sottoscritto a fine dicembre con la Feidos 11 di Massimo Caputi. La società immobiliare necessita infatti di un aumento da 185 milioni dei quali 100 milioni cash e 85 con conversione del debito (serve ancora l'ok delle banche). Camfin, col suo 15%, dovrà partecipare nell'ambito della quota da 25 milioni riservata agli attuali soci.
Ma la parte più delicata è stata quella riguardante il rinnovo del patto di sindacato di Pirelli cui Camfin partecipa col 21% circa. Il restante 5% è associato al bond convertibile da 150 milioni lanciato nello scorso ottobre per rifinanziare il debito in scadenza della holding. Ed è un fatto che la proposta di accorciare la durata dell'accordo parasociale a 12-14 mesi vedrebbe il nuovo termine fissato a inizio 2014, ossia almeno 9 mesi prima della scadenza dell'altra tranche di debito Camfin (circa 230 milioni).
Una Pirelli con una struttura di controllo diversa, sicuramente più snella, potrebbe consentire a Camfin di avere più spazio di manovra per risolvere anche questa partita. Ed è su questo sfondo che si stagliano sia l'arbitrato coi Malacalza (che hanno chiesto la scissione del 13% di Camfin che fa loro capo tramite Gpi) partito già con la ricusazione da parte genovese dell'arbitro Mariconda sia la trasformazione da sapa in spa di Mps al vertice della catena. Questa è stata registrata mercoledì scorso e consentirà a Rottapharm dei Rovati e a Sigieri Diaz di acquisire rispettivamente il 25 e il 3% con un aumento riservato da 40 milioni entro fine mese che servirà a rifinanziare Gpi. La controllante (42,6%) di Camfin, risolto il nodo del debito da 45 milioni, dovrebbe essere coinvolta nel processo pensato per eliminare almeno un elemento da Mtp a Pirelli. Alla finestra, restano i fondi Investindustrial e Clessidra, ancora in trattativa per un potenziale ingresso, sebbene Marco Tronchetti Provera - come anticipato dal Giornale - stia perlustrando un ampio orizzonte relazionale.


Dato negativo della giornata, il pesante calo di Pirelli in Piazza Affari (-3,44%). Responsabile della caduta è stata Goldman Sachs che ne ha tagliato il giudizio da neutral a sell abbassando inoltre il prezzo obiettivo da 11,5 a 8,9 euro. Invariata Camfin (-0,08%).

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