Economia

Cancellazioni e risarcimenti: ecco come funziona

Migliaia di cancellazioni, ritardi su ritardi, passeggeri a terra: ecco il caos voli provocato da Omicron e quali sono i diritti dei passeggeri per chiedere un rimborso

Cancellazioni e risarcimenti: ecco come funziona

La variante Omicron ha sballato il Capodanno e i giorni festivi di milioni di persone: previste, soltanto in Italia, almeno 2.800 cancellazioni di voli nei prossimi giorni e nelle prossime settimane a causa delle restrizioni tra i diversi Paesi europei e mondiali. Ad essere penalizzate non meno di 500mila persone che non potranno più partire per le mete desiderate.

Il caos dei voli

Lufthansa ha già detto che tra gennaio e febbraio 2022 cancellerà circa 33 mila voli a causa del calo delle prenotazioni dovute alla nuova variante del Covid. L'Italia si trova al centro dei tagli anche da parte delle principali low cost come Ryanair, Wizz Air, Volotea e Blue Air dalla seconda metà di gennaio. EasyJet ha già ridotto l'offerta nella prima parte di gennaio e non esclude nuovi tagli. La Ryanair farà stare a casa più di 3 milioni di passeggeri sospendendo 133 rotte e riducendo la frequenza di altre 222: secondo il Corriere della Sera che ha stimato queste cifre, i tagli saranno del 50-60%

Come ottenere un risarcimento

Come può fare, un passeggero, a non subire oltre al danno la beffa? Per essere risarciti dalle compagnie bisogna tenere conto di alcuni fattori: se un passeggero viene infomato di una cancellazione almeno 14 giorni prima del decollo, la legge prevede che si abbia diritto a scegliere tra un rimborso, un altro volo o un volo di ritorno (se si è bloccati da qualche parte) oltre all'assistenza in aeroporto. Invece, se la cancellazione è avvenuta meno di 14 giorni prima del volo, il viaggiatore avrà diritto a un risarcimento che varia tra 250, 400 o 600 euro a persona a seconda della distanza tra aeroporto di partenza e arrivo. L'Ue, però, chiede a gran voce anche il rimborso monetario e non necessariamente il cambio con un altro volo

Quando non si può richiedere

Non si ha diritto al risarcimento, invece, quando il passeggero viene informato più di 14 giorni prima della partenza; "se viene informato tra due settimane e sette giorni prima della partenza prevista e gli viene offerto un volo alternativo che consentirebbe di partire non oltre due ore prima dell’orario originariamente previsto e di raggiungere la destinazione finale meno di quatrro ore dopo l’arrivo originariamente previsto. E poi, terzo caso, se viene informato meno di 7 giorni prima della partenza ma gli viene offerto contemporaneamente un volo alternativo che lo farebbe partire non oltre un'ora prima dell’orario previsto inizialmente e raggiungere la destinazione finale meno di due ore dopo l’arrivo originariamente previsto.

Le regole da seguire

Per evitare brutte sorprese in seguito alle cancellazioni, è buona norma assicurare il viaggio e coprire anche il potenziale isolamento in hotel se il tampone di rientro dovesse essere positivo. Stare attenti a quale canale web si utilizza per la prenotazione: sempre meglio utilizzare i canali ufficiali delle compagnie e non quelle che promettono grandi sconti salvo poi lasciare il cliente senza alcuna copertura assicurativa. E poi prestare sempre attenzione alla documentazione richiesta per il viaggio perché, in tempo di Covid, le regole potrebbero cambiare velocemente e potrebbero servire nuovi moduli da scaricare o compilare online. La piattaforma italiana di riferimento è "Viaggiare sicuri" curata dal ministero degli Esteri e dall'Unità di crisi.

Occhio, quindi, alla montagna di cancellazioni e ritardi che ci aspetta nelle prime settimane del nuovo anno.

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