Economia

Carburanti, diesel nuovamente alle stelle. "Pessimo segnale"

Schizza nuovamente verso l'alto il prezzo del diesel, aumenti anche sulla benzina: ecco cosa succede e quali sono le prospettive per le prossime settimane

Carburanti, diesel nuovamente alle stelle. "Pessimo segnale"

Non c'è pace per i carburanti: questa volta tocca soprattutto al diesel che sta subendo nuovi rialzi di prezzo. Come è stato rilevato da Quotidiano energia, il prezzo medio nazionale del diesel in modalità self-service è schizzato a 1,802 euro al litro (contro 1,787), con le compagnie assestate tra 1,797 e 1,810 euro al litro (per quelli senza logo la media è 1,792). In pratica, rispetto alle ultime 24 ore, gli aumenti sono stati di alcuni centesimi.

I nuovi rincari

Va peggio se si decide di essere serviti: in questo caso, la media del diesel è arrivata a 1,945 euro al litro (contro 1,932). Le compagnie praticano prezzi medi che variano tra 1,886 e 2,018 euro al litro (i no logo a 1,849). Se Sparta piange, Atene non ride: la benzina è arrivata a 1,920 euro al litro, soltanto due centesimi in più (1,918) rispetto al dato precedente. Insomma, dopo alcune settimane di tregua, ecco i nuovi rincari per i portafogli degli italiani. Come spiega Today, le variazioni possono essere dovute anche ad alcune quotazioni dei prodotti petroliferi della giornata di ieri.

"Pessimo segnale"

"I nuovi rialzi registrati sulla rete dei carburanti rappresentano un pessimo segnale per i consumatori italiani e per l'intera economia, e rischiano di avere effetti a cascata sui prezzi al dettaglio": lo ha affermato Assoutenti commentando l'aumento dei prezzi di questa mattina con il gasolio protagonista dei maggiori rialzi. "Dopo un periodo di lenta discesa, i prezzi dei carburanti tornano a crescere in modo velocissimo", ha denunciato il presidente dell'associazione, Furio Truzzi. "Rispetto alle rilevazioni di Quotidiano Energia di un anno fa (26 agosto 2021), oggi un litro di benzina costa il 7% in più, mentre il diesel aumenta addirittura del +19,8%, con un pieno di gasolio che costa oggi 15 euro in più rispetto ad un anno fa".

Cosa succederà a settembre

Come se non bastasse, il peggio potrebbe ancora arrivare: se i prezzi attuali risultano "calmierati" dal taglio delle accise del governo Draghi, la misura scadrà il 20 settembre. Poi potrebbero essere dolori: "Se non rinnovata, farà schizzare i prezzi dei carburanti a oltre 2 euro al litro", ha aggiunto Truzzi. Oltre al caro bollette, quindi, si annuncia un autunno pessimo sul fronte rincari con effetti per i consumatori definiti "devastanti, perché la risalita di benzina e gasolio ha impatti diretti sia sui costi di rifornimento in capo alle famiglie, sia sui listini al dettaglio dei beni trasportati a partire dagli alimentari, che subiranno una nuova impennata nel corso dell'autunno".

Insomma, se le prospettive sono queste è difficile ipotizzare un nuovo calo del prezzo dei carburanti: da oggi potrebbe iniziare un'escalation a cui dovrà mettere mano, subito, il nuovo governo che nascerà alla fine del mese di settembre.

Commenti