Economia

Carburanti, perché il diesel ora conviene di più

Nonostante il caro carburanti, il prezzo del diesel in modalità self-service rimane quello più conveniente: ecco alcuni numeri

Carburanti, perché il diesel ora conviene di più

Potremmo chiamarla "Vittoria di Pirro" ma è pur sempre un piccolo segnale positivo: nonostante il caro carburanti, il diesel è quello più conveniente considerando i prezzi medi.

Cosa dicono i numeri

Come ci siamo occupati di recente, i prezzi dei carburanti non sono saliti soltanto perché la materia prima, il petrolio, in un solo anno ha recuperato tantissimo rispetto al calo dovuto nel pieno periodo pandemico, ma anche perché due terzi del costo di benzina e diesel sono rappresentati dai balzelli fiscali a cui fanno compagnia anche gli stoccaggi ridotti. In questo scenario, però, il diesel "si difende": secondo un’elaborazione di Quotidiano Energia basata sull'osservazione dei prezzi dei carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale del diesel, nella modalità più economica possibile (quindi self-service) si attesta a 1,544 euro al litro con le compagnie posizionate tra 1,534 e 1,558 euro per litro. Il prezzo medio nazionale della benzina, invece (sempre in self-service), è salito a 1,691 euro/litro con i diversi marchi compresi tra 1,682 e 1,705 euro/litro. Nemmeno a parlarne se si decide di farsi rifornire dal benzinaio: la verde costa 1,827 euro al litro, con i gestori tradizionali che oscillano tra 1,765 e 1,899 euro/litro mentre le pompe bianche "no logo" a 1,724. Per quanto riguarda il diesel, la media è di 1,688 euro/litro: i prezzi dei punti vendita delle compagnie sono compresi tra 1,624 e 1,762 euro/litro e le pompe bianche a 1,576.

Fa storia a se il Gpl, che è comunque aumentato da 0,724 a 0,745 euro/litro. Non fa eccezione nemmeno il metano, che in alcuni impianti del Centro-Nord ha addirittura i 2 euro al chilo con i prezzi praticamente raddoppiati nel giro di un anno. "Rispetto ai prezzi dei carburanti bisogna sempre valutare due fattori: le accise e il costo della materia prima" spiega al Corriere Alessandro Zavalloni, Segretario nazionale Fegica Cisl, la Federazione italiana dei gestori degli impianti carburanti e affini. Le accise sono attualmente più basse per Gpl e metano ma non per diesel e benzina che subiscono i maggiori aumenti. "Ora che il prezzo della materia prima gas è alle stelle, chiaramente i prodotti derivati stanno aumentando di prezzo. Possiamo dire che la forbice tra benzina-diesel e Gpl-metano si è ridotta".

Cercare di ridurre l'aliquota

Insomma, sarà un autunno caldo anche per gli automobilisti: a tal proposito, Assopetroli ed Assoenergia hanno proposto di adottare alcune misure mirate per cercare di ridurre gli aumenti. "Gli aumenti del costo della materia prima che si stanno verificando in questi giorni hanno già portato il prezzo di vendita del metano a superare, in alcuni casi, quello degli altri carburanti liquidi minando di fatto la sostenibilità del comparto del metano auto". La richiesta congiunta è cercare di ridurre del 17% l’aliquota che si applica al gas naturale per auto: la voce grossa dovrà farla il governo.

Per i consumatori si tratta di una stangata media sul pieno di benzina pari a 5,5 euro in più soltanto nell'ultima settimana mentre il diesel, anche se come abbiamo visto rimane più economico, ha pur sempre registrato aumenti medi pari ad oltre 7 euro per fare un pieno.

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