Carige aumenta il capitale, ma darà il dividendo

Il cda di Banca Carige ha approvato un piano di rafforzamento patrimoniale da 800 milioni, ma non rinuncerà nel consiglio del 19 marzo a deliberare la distribuzione di «adeguato dividendo in denaro».
In particolare, l'adeguamento patrimoniale sarà raggiunto sia mediante la cessione di asset che attraverso un aumento di capitale da offrire in opzione ai soci. L'iniziativa, spiega una nota, oltre a consentire all'istituto presieduto da Giovanni Berneschi di «dotarsi di risorse più idonee al contesto macroeconomico» e di «sostenere gli investimenti in innovazione», risponde anche agli orientamenti Consob circa le modalità di contabilizzazione della fiscalità differita relativa alla costituzione di Banca Carige Italia.
Quest'ultima è una controllata alla quale sono stati conferiti i 353 sportelli al di fuori della Liguria e, secondo le previsioni del maggio scorso, lo scorporo avrebbe comportato un beneficio consolidato non ricorrente di 715 milioni. Invece, utilizzando i vecchi metodi, l'effetto one-off è di soli 259,3 milioni. Il progetto di riorganizzazione comunque conferma i benefici complessivi di 715 milioni per i bilanci individuali: 456,5 milioni per Carige e 259,3 milioni per Carige Italia. a questi si aggiungeranno le minori imposte da versare, che si determineranno nei prossimi anni con il progressivo ammortamento fiscale degli avviamenti connessi agli sportelli conferiti per un importo di circa 28 milioni annui.
Il cda di Carige ha ritenuto di «utilizzare parte di tali benefici economici straordinari per rafforzare i principali presidi di bilancio del gruppo, anziché imputarli nella loro interezza al patrimonio», aggiunge il comunicato.

L'istituto genovese guidato dal dg Ennio La Monica proseguirà il piano di efficientamento che prevede, tra l'altro, una politica di esodi volontari per oltre 450 dipendenti nel quinquennio 2013-2017 con costi minori del personale pari a 30 milioni annui a regime. Prevista, inoltre, un'azione di razionalizzazione della rete distributiva per eliminare alcune sovrapposizioni territoriali.