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Caro-bollette, meglio climatizzatore o caldaia? Ecco pro e contro

Per contrastare il caro-bollette bisogna capire se è più conveniente utilizzare un climatizzatore o la classica caldaia a gas: ecco alcuni esempi

Caro-bollette, meglio climatizzatore o caldaia? Ecco pro e contro

Contro il caro bollette non si scherza: gli italiani cercheranno di risparmiare il più possibile con il fai-da-te in attesa degli aiuti del governo e nella speranza che i prezzi possano tornare a scendere. Nell'attesa, però, si cerca di capire quale sia il sistema di riscaldamento che consuma di meno tra il climatizzatore e la caldaia.

I climatizzatori

La risposta non è univoca per tutti perché bisogna capire la tipologia di abitazione in cui si vive ma anche le temperature esterne che si hanno soprattutto di notte. Iniziando l'analisi dai condizionatori che, ovviamente, devono avere la funzione inverter (ossia quella che eroga aria calda), un punto a loro favore è senz'altro l'alto rendimento che hanno quelli più moderni e l'efficienza di emanare calore mantenendo bassi i consumi. Rispetto alle vecchie pompe di calore riescono a produrre 6 kw/h termici ogni chilowattora elettrico e poi, rispetto al gas (più costoso), si utilizza l'energia elettrica.

I contro, però, ci sono eccome: come spiegano gli esperti, il clima dà il meglio delle proprie prestazioni se la temperatura esterna si mantiene intorno ai 12 gradi, molto meno se arriva intorno allo zero o scende al di sotto come nel caso del Nord Italia e numerose località al Centro-Sud. Ecco perché, per esempio, non sarebbe facilmente utilizzabile in montagna. L'altra problematica riguarda la norma inserita quest'anno dal Decreto Bollette: temperatura massima interna di 19 gradi nelle abitazioni private e 17 negli uffici. È chiaro che con questi parametri difficilmente si potrebbe godere del giusto riscaldamento.

Cosa succede con le caldaie

Le care e vecchie caldaie a condensazione non hanno la problematica, ovviamente, della temperatura esterna ma va da se che i consumi sono maggiori: come ricorda IlMessaggero, rispetto al climatizzatore i consumi sono più alti del 40-50% e l'ambiente si riscalda più lentamente rispetto all'effetto immediato dell'aria condizionata. Chi vorrà percepire velocemente un po' di calore dovrà affidarsi al primo metodo piuttosto che al secondo. Altroconsumo spiega sostanzialmente che i costi sono comunque differenti: il clima può riscaldare diverse stanze spendendo pochi euro al giorno, la caldaia arriva a un minimo di 10 euro (in alcuni casi di più).

E poi, chi lavora tutto il giorno fuori e desidera risparmiare, saprà

che lasciare aperti i caloriferi comporta una certa spesa mentre, con il climatizzatore acceso al momento del rientro, in pochi minuti riuscirà a riscaldare l'ambiente in cui ci si trova con tempistiche molto più veloci.

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