Economia

Perché il diesel costa più della benzina

Si abbassano ancora di qualche cent i prezzi dei carburanti ma il diesel costa sempre di più della benzina: ecco quali sono le motivazioni

Perché il diesel costa più della benzina

In una quotidianità fatta costantemente di aumenti, la buona notizia che questa mattina comunica Quotidiano Energia è l'ulteriore lieve discesa dei prezzi dei carburanti: il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self- service è 1,689 euro al litro con i range che vanno da un minimo di 1,680 e un massimo di 1,700 euro. Invece, il medio praticato del diesel a self-service è di 1,799 euro al litro (compreso tra 1,788 e 1,805 euro in base alla compagnia). E subito balza all'occhio un aspetto che va così ormai da mesi: perché il diesel costa di più della benzina?

Ecco le motivazioni

Le risposte a questa domanda sono molteplici e risiedono, innanzitutto, in una minore disponibilità mondiale del gasolio rispetto alla benzina: se c'è carenza di qualcosa il prezzo si alza. Contemporaneamente, poi, è cresciuto il costo di materie prime e trasporti che ha fatto lievitare (inevitabilmente) i prezzi già alla fine dello scorso anno. Particolare non da poco: la guerra in Ucraina causata dalla Russia che ha fatto crescere le tensioni tra i Paesi Ue ma anche a livello internazionale con il costo del diesel che ha superato la benzina. Non è finita qui perché se la verde è usata maggiormente per alimentare le vetture private, con il gasolio si spostano tir, aerei cargo e quasi tutti i mezzi di trasporto pubblici: ecco perché adesso costa di più, c'è enormemente più richiesta ma meno disponibilità.

"Difficile invertire la rotta"

"C’è poco da fare per invertire la rotta nel breve periodo", ha commentato al Corriere della Sera Alessandro Zavalloni, segretario nazionale Fegica dei distributori di benzina. Secondo il segretario, non sembra credibile "nemmeno la proposta di tagliare l’Iva" sui carburanti perché servirebbe la mano d'aiuto dell'Europa. "Il governo è già intervenuto laddove poteva tagliando le accise", ha aggiunto, spiegando i perché degli aumenti sul gasolio che affondano radici profonde in "un settore che per anni è stato considerato secondario. Siamo passati dal raffinare le materie prime per esportarle, ad essere meri importatori di prodotti finiti".

In questo momento, poi, siamo ancora costretti a importare il gasolio di Putin che rappresenta il 60% del totale: le nazioni produttrici come Stati Uniti, Medio Oriente e India "hanno deciso aumentare gli stoccaggi" e provare a far fronte all'emergenza anche se non basta. Come per il gas, "la situazione è particolarmente grave perché al momento siamo in balia del mercato.

Finché non organizzeremo un sistema industriale efficiente, anche con accordi europei, i prezzi del diesel sono destinati a restare sopra la media", conclude Zavalloni.

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