Economia

Il cda Mediobanca diventerà più "rosa"

Lista per il rinnovo con Cioli e Banet. Del Vecchio alla finestra

Il cda Mediobanca diventerà più "rosa"

Mediobanca stringe sul rinnovo del cda, previsto con l'assemblea del 28 ottobre, che resterà in carica nel triennio 2021-2023. Ieri il board di Piazzetta Cuccia ha presentato la propria lista di candidati; una rosa all'insegna della continuità rispetto alla gestione attuale. A cominciare dai nomi di vertice: il presidente Renato Pagliero, l'ad Alberto Nagel e il direttore generale Francesco Saverio Vinci.

In uscita invece Mariè Bollorè (suo padre Vincent sta progressivamente cedendo la quota azionaria) e Alberto Pecci, quest'ultimo per limiti di età. Due, quindi, le new entry: Virginie Banet (schierata dal finanziere bretone anche in Lagardère) e Laura Cioli, ex ad di Gedi e di Rcs. Un avvicendamento che farebbe crescere la quota rosa nel board di Piazzetta Cuccia. È la prima volta che i grandi soci, riuniti nell'accordo di consultazione (12% del capitale), cedono il passo nella designazione della lista per il rinnovo del cda.

Al momento quella presentata dal cda è la sola rosa in campo per il rinnovo, ma gli azionisti hanno tempo fino al 3 ottobre. Il cda ha infine approvato alcuni cambi statutari a livello di governance che saranno proposti in assemblea.

Sul mercato gli occhi sono comunque puntati su Leonardo Del Vecchio che, a fine agosto, ha ricevuto il via libera da parte della Bce a raddoppiare la propria quota in Mediobanca, portandola al 20 per cento. Da Agordo per ora tutto tace.

Il fondatore di Luxottica, entrato un anno fa con un blitz nel capitale di Mediobanca, è fermo al 9,9%, una soglia limite considerando che, con il superamento del 10%, dovrà dichiarare le proprie intenzioni a Consob. Pur essendosi presentato a Francoforte come investitore finanziario della banca d'affari, l'interpretazione della normativa europea lascerebbe la possibilità a Del Vecchio di esprimere fino a due consiglieri di Mediobanca.

Ciononostante, secondo alcune fonti, Del Vecchio non avrebbe intenzione di presentare una propria lista. Un suo eventuale appoggio potrebbe comunque rivelarsi determinante per le liste di minoranza. Per esempio per far prevalere quella di Assogestioni, che si preannuncia anch'essa all'insegna della continuità con la conferma di Angela Gamba e Alberto Lupoi.

Più difficile appare invece un'alleanza con Bluebell, il fondo attivista (cui fa l'1% di Mediobanca) che ha criticato la scelta di Piazzetta Cuccia di rafforzarsi nel risparmio gestito e ha sollecitato il vertice a distribuire ai soci il 13% del capitale detenuto in Generali. Le perplessità sollevate dal fondo sono in parte vicine a quelle espresse un anno da Del Vecchio.

Ma il re degli occhiali potrebbe concentrarsi sull'obiettivo più redditizio: Generali, di cui Del Vecchio ha il 4,8%, rinnoverà il cda con l'approvazione del bilancio 2021.

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